Uno dei gioielli del patrimonio artistico italiano si prepara a un importante intervento di manutenzione straordinaria. Grazie al contributo della Fondazione Cariparo, infatti, verranno aggiornati gli impianti di monitoraggio e parte degli impianti elettrici della Cappella degli Scrovegni a Padova, garantendo la conservazione del prezioso ciclo affrescato di Giotto.
La Cappella degli Scrovegni, iscritta dal 2021 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, è dotata di un complesso sistema di monitoraggio che permette di rilevarne il microclima, la qualità dell’aria all’interno dell’edificio, le condizioni climatiche all’esterno e il livello d’acqua all’interno della cripta.
Un impianto fondamentale per la tutela e la conservazione della Cappella e del suo ciclo affrescato che il Comune di Padova, con il contributo di 200mila euro stanziato dalla Fondazione Cariparo – in aggiunta al milione di euro stanziato tra il 1993 e il 2015 per interventi di varia natura – ha deciso di aggiornare.
Il progetto di aggiornamento prevede l’installazione di nuovi sensori di temperatura e umidità, la sostituzione del barometro e del sensore di pressione differenziale e l’aggiornamento della stazione meteorologica sul tetto della Cappella.
Inoltre, verrà completamente aggiornato il sistema di monitoraggio del livello d’acqua all’interno della cripta, situata nel vano ipogeo. Sempre nel vano ipogeo, verranno revisionati parte degli impianti elettrici, completato e adeguato l’impianto di sollevamento acque e installato un nuovo impianto di illuminazione LED.
La durata degli interventi, che prenderanno il via in autunno, è stimata in 6 mesi, durante i quali la Cappella degli Scrovegni resterà sempre accessibile ai visitatori.
“La Cappella degli Scrovegni, capolavoro e massima espressione del genio di Giotto, rappresenta ormai – insieme alla Basilica del Santo – uno dei simboli della città. Lo era già. E lo è ancor di più da quando i cicli affrescati del XIV secolo di Padova Urbs Picta sono diventati Patrimonio Mondiale Unesco” commenta il prof. Muraro.
Tutelare questo prezioso bene, migliorandone nel contempo la fruibilità, è un dovere al quale non abbiamo mai voluto sottrarci affinché in tanti possano goderne, oggi e negli anni a venire, contribuendo a rendere Padova sempre più attrattiva come meta di un turismo culturale di qualità.
– Gilberto Muraro, Presidente Fondazione Cariparo