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A tu per tu con il vincitore del Premio Angelo Ferro 2024

Abbiamo fatto qualche domanda a Lucia Lauro, project manager della Cooperativa Sociale RIGENERAZIONI, vincitrice dell’ottava edizione del Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale. Ecco cosa ci ha raccontato.

L’edizione 2024 del Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale – promosso da Fondazione Casriparo e da Fondazione Emanuela Zancan, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e il patrocinio di CSVnet, ACRI e Forum Terzo Settore – è stato assegnato alla Cooperativa Sociale RIGENERAZIONI onlus di Palermo. La cerimonia di premiazione è avvenuta lo scorso 12 giugno presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Padova.

La Cooperativa si occupa di inserimento lavorativo di giovani a rischio marginalità sociale. Opera nel carcere minorile di Palermo con attività di pasticceria e altri prodotti da forno di alta qualità.

Il marchio è “Cotti in Fragranza” e vuole esprimere la possibilità di produrre cose buone malgrado i vincoli derivati dall’operare in un ambiente carcerario.

La Cooperativa agisce anche fuori dal carcere, nella struttura innovativa Casa San Francesco fornendo servizi di catering, pasti, bistrot e accoglienza turistica extra alberghiera.

Abbiamo chiesto a Lucia Lauro – project manager delle start up innovative della Cooperativa – di rispondere ad alcune domande. Abbiamo iniziato chiedendole quale è il focus della loro attività.

In questi otto anni abbiamo cercato di costruire un modello innovativo di integrazione socio lavorativa, basato sullo sviluppo delle competenze, sulla sostenibilità economica e sulla partecipazione attiva dei giovani alle attività. Abbiamo voluto lavorare, con un forte impegno nelle attività di tutoraggio, sulla sfera lavorativa e sociale dei nostri giovani, introducendoli non solo in un mondo fatto di realizzazione professionale, ma anche in ambiti sociali e culturali differenti da quelli di origine. La nostra formazione è esclusivamente on the job e i giovani possono così confrontarsi con chi ha già completato il percorso ed è rimasto a lavorare in azienda, assunti a tempo indeterminato che costituiscono quindi un modello diretto di superamento delle difficoltà.

Quale impatto sociale ha generato l’attività nel territorio?

Con Casa San Francesco, struttura di oltre 3000 mq, abbiamo voluto ampliare l’impatto sociale nel quartiere palermitano dell’Albergheria, pensandola come punto di riferimento per l’inserimento lavorativo, l’ascolto, l’accoglienza e la formazione. Negli ultimi 5 anni il fatturato delle attività dirette al pubblico è aumentato costantemente e questo ha permesso di assumere un numero sempre crescente di ragazzi.

Oggi, i ragazzi impiegati sono 22 di cui 6 tirocinanti.

Quali sfide vi aspettano nel vostro futuro?

Nel futuro vogliamo mettere alla prova la scalabilità del progetto e provare  a replicarlo nei territori in cui la Fondazione Don Calabria per il sociale ha le sedi operative e può, quindi, ascoltare le esigenze del territorio e della comunità. La prima esperienza sarà l’apertura di una seconda pasticceria a Casal Di Principe (Caserta), poi Roma, Ferrara e Verona.

In Sicilia, poi, abbiamo da poco inaugurato la Fattoria didattica Sant’Onofrio a Trabia e abbiamo importanti collaborazioni che stiamo seguendo e che speriamo portino ad attività nuove e significative. Infine, da alcuni anni, siamo molto impegnati in progetti all’interno delle carceri siciliane, e non solo, per orientare al lavoro i detenuti in uscita dalle strutture, formarli per la ricerca attiva del lavoro e sensibilizzare le aziende rispetto all’inserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti.

È un’attività puramente sociale ma che ci sta molto a cuore perché solo dal cambiamento della cultura della nostra società può nascere un impatto significativo.

L’innovazione premiata

Il Premio Angelo Ferro da sette anni valorizza le esperienze degli enti del Terzo Settore che contribuiscono a innovare l’economia sociale, adottando soluzioni originali in risposta ai bisogni sociali intercettati.

Gli altri quattro finalisti premiati sono stati:

L’Associazione di Promozione Sociale BRINDISI TABERNACLE opera a Brindisi per contrastare la povertà economica, intellettuale, esistenziale, offrendo con i suoi molti volontari aiuti e servizi per l’inclusione delle persone e delle famiglie povere.

La Cooperativa Sociale BEE.4 ALTRE MENTI opera nel carcere di Bollate (MI) e di Vigevano (PV) offrendo opportunità di inserimento lavorativo dentro e fuori l’istituto di pena che combinano l’utilizzo delle tecnologie e altri strumenti per favorire un percorso di crescita professionale e di consapevolezza personale.

La CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale di Visso (MC) ha attivato “OSS360”, un servizio di aiuto domiciliare a 360° che permette ad anziani soli con grave disabilità e ridotta autonomia di restare a casa propria, evitandone l’istituzionalizzazione.

IL PONTE Società Cooperativa Sociale a r.l. di Schio (VI) ha acquisito un’azienda profit e rilevato i suoi marchi storici, componendo strategie solidali e imprenditoriali nella produzione e vendita di prodotti erboristici biologici, quali infusi, tè e spezie.

L’ottava edizione ha raccolto 268 candidature, con esperienze originali di economia sociale sviluppate in tutto il territorio nazionale.