Al via Non Sono Emergenza: una campagna partecipativa promossa da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il fenomeno del disagio giovanile e promuovere il protagonismo di ragazzi e ragazze, con il contributo di tutti.
Al via Non sono emergenza la campagna di comunicazione che indaga il disagio degli adolescenti partendo dalle loro parole e ascoltando le loro storie.
Racconti di ragazzi e ragazze dai quali sono nati il fotoreportage di Riccardo Venturi e il documentario di Arianna Massimi che insieme ai dati sul fenomeno elaborati dall’Osservatorio #conibambini e alla partecipazione delle “comunità educanti” saranno parte della campagna.
Alcuni dati
Ansia, depressione, disturbi alimentari, bullismo e baby gang, identità sessuale e isolamento ecco alcuni aspetti di un fenomeno complesso e in forte crescita ma ancora poco esplorato.
Insieme a Openpolis, l’Osservatorio #conibambini ha elaborato alcuni dati sul fenomeno emersi dopo la pandemia e il risultato è che mezzo milione di minori è a rischio di dipendenza da internet, oltre 370 mila adolescenti dichiarano di avere dipendenza da cibo e disturbi alimentari e crescono i casi di ricoveri di minori in pronto soccorso per questi motivi.
Quasi 66 mila studenti tra gli 11 e i 17 anni hanno la tendenza all’isolamento sociale (hikikomori), si evince un peggioramento del benessere psicologico, soprattutto tra le ragazze e cresce il fenomeno delle baby gang. Infine, due giovani italiani su tre si dichiarano molto preoccupati per il cambiamento climatico.
Come dimostrano i dati sull’impegno nel volontariato e l’adesione ad associazioni ecologiche, per i diritti civili e per la pace quasi doppia rispetto agli adulti, le nuove generazioni non possono essere un’emergenza, ma risorse.
Gli adolescenti sono come fragole nel deserto
Marianna usa questa metafora raccontando la sua esperienza di depressione, ma anche di coraggio perché lei ne parla con gli amici più intimi, si confronta e insieme a loro capisce che ansia e depressione sono mali comuni, di cui soffrono moltissimi giovani della sua generazione.
Lo stesso cerca di fare Rosa, che si sente come un fiore spezzato, riesce a parlare solo con gente affine, con chi, come lei ha subito un danno, una ferita e nonostante il sostegno di amici e famiglia fa fatica a uscire preferisce rimanere chiusa in casa, e nel suo isolamento sociale (hikikomori).
Questi sono alcuni frammenti delle prime testimonianze raccolte da Riccardo Venturi, fotografo di fama internazionale e dalla film-maker Arianna Massimi nel loro percorso di incontro e ascolto di ragazzi e ragazze.
Un viaggio da Nord a Sud, iniziato un anno fa e ancora in corso che, in questa campagna, propone un diverso approccio al tema del disagio degli adolescenti, unendo alle immagini artistiche un’attenta selezione ed elaborazione dei dati disponibili, le buone pratiche di comunità educante e l’ascolto diretto di ragazzi e ragazze.
Una narrazione “altra”, per superare una visione emergenziale e fortemente critica sul mondo giovanile, fare emergere le dimensioni del fenomeno nel suo complesso e promuovere il protagonismo delle nuove generazioni.
Dalla parte dei bambini
Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Per attuare i programmi del Fondo, nel 2016 è stata creata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud.
Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
In questi anni sono stati promossi su tutto il territorio nazionale importanti bandi che hanno coinvolto, a livello locale, enti partner per realizzare e mettere in pratica progetti ed interventi di prevenzione della povertà educativa minorile.