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Dadi Home: il B&B dell’inclusione

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  • Linea strategica Inclusione sociale
  • Tempo di lettura 4 minuti
Un progetto di autonomia di vita e professionale, che punta a rendere giovani donne e uomini con sindrome di Down indipendenti nel lavoro. Anzi no. Non solo. Punta a renderli sempre più indipendenti e autonomi nella Vita. 

Con l’espressione inclusione lavorativa ci si riferisce all’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità a cui l’articolo 27 della Convenzione ONU (ratificata dall’Italia con la legge 18/2009) riconosce il diritto al lavorosu base di uguaglianza con gli altri […] in un mercato del lavoro e in un ambiente lavorativo aperto, che favorisca l’inclusione e l’accessibilità alle persone con disabilità”.

Parlare di persone con disabilità e del loro inserimento nel mondo lavorativo, tuttavia non dovrebbe essere solo uno snocciolare leggi e obblighi aziendali. Sono sempre più, infatti, gli esempi virtuosi che contemplano l’assunzione di persone con disabilità in settori quali la ristorazione, l’amministrazione, le vendite al dettaglio e anche il mondo della moda o dello spettacolo.

Ed è proprio di questi che vogliamo parlarvi. Anzi, di uno, in particolare.

Il lavoro diventa innovazione sociale

Cinque camere doppie sviluppate su due piani, design minimal, ambienti ricercati e giardino esterno, prima colazione inclusa. Detto così, potrebbe sembrare l’annuncio di un qualsiasi bed & breakfast. In realtà, la struttura di cui vi stiamo parlando è ben più di una semplice “casa vacanze”.

Dadi Home, infatti è una piccola struttura ricettiva in pieno centro a Padova gestita da ragazzi e ragazze con sindrome di Down della cooperativa Vite Vere Down DADI.

Tra gli obiettivi, vi sono l’inclusione lavorativa di persone con sindrome di Down e il loro accompagnamento verso una vita il più possibile autonoma.

L’idea nasce da un gruppo di operatori e di genitori a cui è stata proposta una struttura fino ad allora inutilizzata. «Abbiamo subito pensato che potesse essere l’inizio di una grande esperienza, per accompagnare i ragazzi al mondo del lavoro». Ci racconta Patrizia Tolot, presidente della Cooperativa Vite Vere Down Dadi. «C’è voluto molto tempo per trasformare quello spazio in una struttura ricettiva, ma grazie anche al sostegno della Fondazione Cariparo il sogno è diventato realtà».

Un progetto integrato dove ragazzi e ragazze con sindrome di Down vengono preparati in modo professionale a lavorare nella struttura acquisendo abilità e sicurezze in grado di rendere l’inserimento lavorativo efficace e duraturo. «Un passaggio graduale da un ambiente protetto ad un ambente lavorativo vero e proprio che permette di sviluppare quelle mansioni che serviranno loro negli ambienti lavorativi» ci spiega Martina D’Ambrosio, coordinatrice del progetto. «Un luogo dove, a rotazione, più persone potranno fare esperienza di lavoro e di socialità che li porterà a inserirsi poi nel mondo del lavoro».

Una sorta di palestra dove mettere in gioco le competenze acquisite e perfezionarle sempre di più.

IL PROGETTO DADI HOME

Sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con un contributo di 250.000 euro, il progetto Dadi Home consiste nell’avvio di una struttura turistica ricettiva per il pernottamento e la colazione a Padova, gestita da persone con sindrome di Down e Disabilità Intellettive. Le persone con disabilità svolgono tutte le mansioni necessarie al suo funzionamento, dalla preparazione delle colazioni alla pulizia delle camere, dalle attività di reception ai servizi ai clienti. Grazie a Dadi Home, quindi, i ragazzi possono lavorare, vedendo valorizzate le proprie potenzialità, in un contesto cittadino e di continue relazioni. Un percorso che tiene conto delle potenzialità del singolo, promuovendone, quanto possibile, l’autonomia di vita.

Il progetto rientra tra le iniziative dedicate al tema del “dopo di noi” che la Fondazione sostiene per assicurare un futuro sereno alle persone con disabilità che, a un certo punto della loro vita, non potranno più contare su un supporto famigliare. Un percorso che, nel 2022, ha portato Fondazione Cariparo e 19 famiglie a promuovere la nascita della Fondazione Oggi e Domani, una realtà che ha come obiettivo quello di individuare un progetto di vita, fattibile e duraturo, di inclusione e autonomia per le persone con disabilità.

Ogni azione, una conquista

Dall’accoglienza dei clienti al servizio di colazione, senza dimenticare di pulire e riordinare la struttura. Sono queste le principali mansioni richieste ai ragazzi.

Vittorio è molto preciso e ha una vera e propria passione nel riordinare le camere, la cura che mette in ogni gesto ne è la dimostrazione. A Simone è affidata la gestione e l’organizzazione degli alimenti; all’inizio non è stato facile, chiosa, ora lo sa fare bene. Giorgia invece prepara caffè e cappuccini, ma la cosa che ama di più è interagire con i clienti.

Anche se tutto è un po’ più faticoso, la sindrome di Down non impedisce a questi ragazzi di credere in un progetto che punta a renderli indipendenti nel lavoro, ma anche ad aprirli alla socialità che una professione di questo tipo porta ad avere, con clienti sempre diversi e da ogni parte del mondo.

E anche noi, come loro, lo crediamo.