“Dio” è una parola antica, declinata in tante lingue e tante culture.
Ma il mondo contemporaneo ha ancora orecchie per sentire Dio e occhi da alzare al cielo per cercarlo? Questo nome invocato dai credenti, ma anche messo in crisi nell’Occidente secolarizzato e sfruttato nei movimenti fondamentalisti, ai nostri giorni può ancora avere un senso o un significato unitario?
Interrogando la vita, ma anche le scienze, la poesia, la storia e le Scritture stesse, indagando le radici e l’incrocio di strade attraverso le quali questa parola si è formata, tra le vicende umane di ogni tempo e le dimensioni della ricerca intorno alla religione, forse per la parola “Dio” ci sono ancora nodi da sciogliere e nuove risposte da trovare.
GABRIELLA CARAMORE
Scrittrice e autrice radiofonica
Saggista e conduttrice radiofonica. Mossa inizialmente da interessi letterari e filosofici, si è orientata sempre più verso un’attenzione al problema religioso, inteso come luogo di confine della conoscenza e dell’esperienza umana.
Nel 1982 ha iniziato a collaborare a Radio 3 curando numerosi programmi, scrivendo radio documentari e conducendo diverse trasmissioni.
Dal 1993 ha curato e condotto il programma di cultura religiosa “Uomini e Profeti” dando uno sguardo laico, plurale, interdisciplinare sul mondo contemporaneo delle fedi e nello stesso tempo un approfondimento dei testi fondativi.
Ha insegnato Religioni e comunicazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma e nel 2012 ha ricevuto dalla Facoltà valdese di teologia di Roma la “Laurea Honoris Causa” in Teologia.
Collabora con articoli, saggi e interventi a più testate culturali. Gli ultimi suoi libri sono: Pazienza (Il Mulino, 2014); La vita non è il male (con Maurizio Ciampa, Salani Ed. 2016), La parola Dio (Edizioni Einaudi Vele, 2019).
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