l giorno in cui Hitler invade la Polonia, il Ministro dell’educazione nazionale Giuseppe Bottai manda un ispettore in giro per l’Italia per valutare quale sia il grado di sicurezza dei musei. La relazione dell’ispettore è di poche parole: se dovesse scoppiare la guerra, nessun museo, nessuna galleria sarebbe in grado di mettere in salvo il proprio patrimonio artistico. Si decide quindi di spostare tutte le opere più preziose per nasconderle in luoghi in cui possano trovare riparo: perché «la guerra è orribile dappertutto, ma in Italia quando si combatte è come se si combattesse in un museo».
Dipinti, sculture e opere d’arte dei maggiori artisti di ogni epoca, da Botticelli a Michelangelo, da Leonardo a Caravaggio, e poi ancora Rembrandt, Raffaello, Tiepolo, Parmigianino, Donatello, Rubens, Velasquez, Dürer, Lippi, Pollaiolo e tanti altri, vengono spostati dalle loro sedi e nascosti. Gli scenari dopo l’entrata in guerra cambiano, e a minacciare le opere d’arte non saranno più solo i bombardamenti degli Alleati, ma anche le razzie dei tedeschi: soprintendenti, direttrici e direttori di musei, storiche e storici dell’arte rischiano la loro incolumità per mettere in salvo i capolavori dell’arte italiana. È grazie al loro coraggio se quelle opere sono arrivate fino a noi.
La storia del salvataggio delle opere d’arte durante la Seconda guerra mondiale è una storia corale e sorprendente, che lo spettacolo di Cinzia Spanò racconta dal punto di vista di una grande protagonista: Palma Bucarelli, storica direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma. Donna libera e volitiva, Palma Bucarelli nascose le opere d’arte nei sotterranei di Palazzo Farnese a Caprarola. La ricostruzione della vicenda, resa possibile grazie all’intreccio di documenti, testimonianze e diari, ci restituisce una parte della nostra storia ancora troppo poco conosciuta, insieme alle altre forti personalità che la resero possibile, primi fra tutti Pasquale Rotondi, Fernanda Wittgens ed Emilio Lavagnino. Nella lunga attesa della fine della guerra, i diari di Palma Bucarelli offrono uno scorcio sull’occupazione di Roma, sulla persecuzione degli ebrei e sull’eccidio delle Fosse Ardeatine.
di e con Cinzia Spanò
aiuto regia Valeria Perdonò
allestimento tecnico Giuliano Almerighi
video a cura di Francesco Frongia
sound designer Alessandro Levrero
scene e costumi Saverio Assumma De Vita
produzione Teatro dell’Elfo
Biglietti
La registrazione è gratuita fino a esaurimento posti. I biglietti saranno disponibili a partire dalle ore 17.30 di giovedì 9 maggio.
È possibile prenotare max 2 biglietti per ogni singola registrazione.
I posti a sedere prenotati saranno garantiti fino a un quarto d’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Raccomandiamo pertanto la puntualità.
Perché le prenotazioni aprono pochi giorni prima di ogni spettacolo?
Vi invitiamo a prenotare se siete certi di partecipare. Le disdette a ridosso dell’evento non ci aiutano a rimettere a disposizione i posti, penalizzando il pubblico realmente interessato e gli artisti coinvolti. Grazie della vostra preziosa collaborazione.