Avviso di selezione nato dall’accordo tra Università degli Studi di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Intesa Sanpaolo, Confindustria Veneto Est e Fondazione UniSMART. 864 mila euro per dodici borse di dottorato industriale per migliorare la realtà produttiva e la competitività, con ricadute positive sullo sviluppo sociale ed economico dei territori di Padova, Rovigo e Treviso e la creazione di sbocchi occupazionali di alta professionalità.
Il termine per la presentazione dei progetti di ricerca è venerdì 22 marzo 2024, ore 13:00
L’avviso, per un importo complessivo pari a 864.000 euro, vede il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Intesa Sanpaolo per un valore totale di 360.000 euro, mentre ad ogni azienda di cui verrà selezionato il progetto di ricerca verrà richiesto un contributo di 42.000 euro in qualità di co-finanziamento dei dottorati di ricerca triennali o di 64.000 euro come co-finanziamento di borse di dottorato di durata quadriennale. Dodici borse per lo sviluppo di altrettante tematiche di ricerca e innovazione a forte ricaduta economica e sociale sui territori interessati.
L’obiettivo è quello di costruire e rafforzare quel “ponte” sempre più imprescindibile tra ricerca e produzione, potenziando così i benefici per entrambe.
«L’Ateneo patavino ringrazia Fondazione Cariparo, Intesa Sanpaolo e Confindustria Veneto Est per il prezioso contributo all’erogazione di dodici borse di studio di dottorato industriale – dice Massimiliano Zattin, Prorettore con delega al Dottorato e Post-lauream dell’Università degli Studi di Padova -. Si tratta di un’iniziativa alla quale l’Università di Padova tiene particolarmente perché rientra perfettamente in quella che viene chiamata Terza Missione, ovvero l’insieme delle attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva del sapere. Queste borse consentiranno a dottorande e dottorandi di muoversi all’interno degli ecosistemi regionali dell’innovazione, diventando così una sorta di “ambasciatori” dell’Università all’interno del tessuto produttivo del nostro territorio. Il nostro obiettivo è formare una figura che si possa inserire in percorsi di alto livello professionale, tecnico, manageriale nel sistema industriale e dei servizi. Una figura fondamentale per una economia che si basa, sempre più, sulla conoscenza».
«Con queste borse di studio per i dottorati di ricerca in azienda – aggiunge Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cariparo – la nostra Fondazione vuole stimolare e rinforzare il dialogo tra il mondo della ricerca e il tessuto imprenditoriale, oggi imprescindibile per il nostro paese se vuole rimanere competitivo in un mercato globale. Tutte le piccole e medie imprese del nostro territorio devono avere la possibilità di fare innovazione dei propri prodotti, servizi e processi, e i giovani ricercatori di cimentarsi nell’applicazione concreta di quanto appreso durante gli anni di studio e di mettere a frutto i propri talenti. E SMART PhD rende possibile tutto ciò».
«Nell’economia della conoscenza vince chi sa “fare sistema”, coltivare l’eccellenza scientifica e il trasferimento tecnologico, generare conoscenza condivisa – dichiara Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est -. Sta qui la forza di SMART PhD che rafforza il collegamento tra alta formazione, ricerca e imprese, anche piccole e medie, con dottorati realizzati su progetti delle aziende. Collaboriamo convintamente per il sesto anno e puntiamo ad intensificare questa sinergia, già molto sviluppata, verso un modello più premiante per i nostri giovani ad alto potenziale, orientato a presidiare gli ambiti di competenza e le tecnologie strategici per le aziende con risultati che possano essere subito fruibili. Il costante aumento di dottorati industriali co-finanziati dimostra che le imprese credono nella ricerca, sono pronte a scommettere su giovani ricercatrici e ricercatori che scelgono un PhD e che possono mettere a frutto i loro studi e il loro talento nell’impresa».
«Continuiamo a sostenere con grande convinzione questo progetto, che consolida la nostra collaborazione con l’Università di Padova – commenta Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo –. La nostra banca condivide con l’Ateneo molte iniziative, tra cui borse di studio, assegni di ricerca, testimonianze e partnership rilevanti come quelle con il nostro Laboratorio ESG e con il Competence Center SMACT. Attraverso una collaborazione sempre più stretta tra Università, banca e imprese possiamo contribuire in modo concreto per colmare il gap di conoscenza tra i giovani laureati e il tessuto imprenditoriale del nostro territorio, composto da tante eccellenze che possono offrire opportunità di lavoro stimolanti per i nostri giovani di talento.»
Dunque, non solo ricerca ma anche una grande opportunità per fare recruiting: l’avviso di selezione si configura infatti come strumento per stimolare l’individuazione di talenti ad altissima professionalità, figure essenziali e abilitanti per quelle aziende che fanno dell’innovazione di prodotto, di servizio o di processo, la propria mission per affrontare la competitività dei mercati e la ripresa post Covid.
A testimonianza dell’interesse suscitato dall’iniziativa nelle scorse edizioni, ben 72 aziende hanno presentato i loro progetti stimolando l’interesse alla candidatura di oltre 500 studenti ambiziosi di cimentarsi con progetti di ricerca di reale interesse aziendale nei più diversi ambiti di applicazione: dall’Ingegneria dell’Informazione alla Medicina Molecolare, dall’Ingegneria Civile all’Animal & Food Science, dall’Economia e Management alla Brain-Mind & Computer Science, dalla mobilità sostenibile all’economia circolare.
L’avviso di selezione, reperibile alla pagina www.unismart.it/smart-phd-2024, è rivolto ad aziende aventi sede legale e/o amministrativa e/o operativa nelle province di Padova, Rovigo e Treviso.
La data ultima per la presentazione delle proposte è venerdì 22 marzo 2024.