L’Italia è in cima alla classifica. Questa volta però il primato non è tra quelli di cui andare fieri. Con il 19,9% – a fronte di una media europea dell’11,5% – di giovani tra i 15 e i 24 anni che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione (i cosiddetti Neet – Not in Employment, Education or Training) il nostro Paese domina la graduatoria. Un giovane su cinque dunque, e il valore è il più alto registrato tra i 28 Paesi dell’Unione Europea. A dirlo è un rapporto pubblicato a metà luglio dalla commissione di Bruxelles.
Un problema che la Fondazione Cariparo ha scelto di affrontare con il bando “Social NeetWork – Giovani Attivi”, avviato quest’anno per la prima volta, di cui oggi sono stati pubblicati gli esiti. Grazie a questa iniziativa, 57 enti non profit delle province di Padova e Rovigo potranno attivare 101 tirocini per altrettanti giovani Neet.
L’obiettivo è accrescere le opportunità di assunzione per questi ragazzi, aiutandoli ad acquisire o migliorare competenze tecnico-operative e a tessere una rete sociale in grado di accompagnarli e sostenerli.
Lo strumento scelto è l’attivazione di tirocini formativi e di inserimento/reinserimento lavorativo con borsa lavoro del valore massimo di 3.500 euro per ciascun tirocinio. I tirocini dureranno da un minimo di quattro a un massimo di sei mesi.
La scelta di coinvolgere nel progetto le organizzazioni non profit è motivata dalla natura stessa di queste realtà, in grado – per vocazione – di mettere a disposizione dei tirocinanti una solida rete sociale, capace di riattivare il loro potenziale e di sostenerli una volta concluso il tirocinio. Ovvero quando dovranno affrontare la sfida più grande: (ri)trovare la fiducia in sé stessi e, con questa, un lavoro. Abbandonando definitivamente lo status di Neet e facendo perdere al nostro Paese questo odioso primato.
Per maggiori informazioni vai alla scheda del bando
Padova, 2 agosto 2017