Rovigo, Palazzo Roverella
28 settembre 2019 – 26 gennaio 2020
Mostra a cura di Francesco Parisi
51 mila le presenze in mostra.
Soddisfazione della Fondazione Cariparo
per “un risultato di eccellenza”.
Giapponismo. Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860 – 1915 ha chiuso “in bellezza”, con 51 mila visitatori e confermandosi come seconda mostra più visitata nell’intera storia espositiva di Palazzo Roverella. Solo Ossessione Nordica nel 2014 era riuscita a superare questo record, arrivando a 55 mila visitatori.
Il Presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro, ha espresso al curatore della mostra, professor Francesco Parisi, i complimenti della Fondazione, del Comune di Rovigo e dell’Accademia dei Concordi, co-promotori della mostra.
“Un risultato di questo livello era tutt’altro, che scontato perché il tema “Giappone”, sicuramente affascinante, non è certo tra i più popolari”, afferma il Presidente Gilberto Muraro, che prosegue “prevedibile, e ampiamente ottenuto, l’interesse dei media e della critica, meno scontato il fatto che un tema così ricco di sfaccettature e di letture, anche non usuali, potesse riuscire a coinvolgere il più ampio pubblico, come invece è avvenuto. Credo sia un segnale di come Palazzo Roverella abbia saputo conquistarsi, mostra dopo mostra, un suo importante posizionamento nel sempre più complesso e affollato panorama degli eventi espositivi. E mi fa ancora più piacere”, conclude infine il Presidente Muraro, “constatare come il pubblico della città e del territorio risponda con reale entusiasmo alle nostre proposte, non solo alle grandi mostre ma anche a incontri e altre occasioni culturali”.
“Un risultato strepitoso che ci onora e ci riempie di orgoglio” dichiara il Sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo. “Le mostre di Palazzo Roverella sono ormai un crescendo di consensi e di attesa, confermando di anno in anno la loro importanza culturale. Tutto questo ci allieta sia per la valenza promozionale che hanno per la città di Rovigo, che per l’opportunità culturale offerta ai nostri cittadini e non solo. Questi eventi sono di grande richiamo per il territorio, ma anche a livello nazionale.
Un ringraziamento particolare alla Fondazione Cariparo, promotrice di questi grandi progetti, all’Accademia dei Concordi per il sostegno, al curatore della mostra Francesco Parisi, al quale vanno i più sentiti complimenti e a chi ha collaborato alla realizzazione di questo nuovo grande e importante successo culturale” conclude il Sindaco.
Anche il Presidente dell’Accademia dei Concordi, Giovanni Boniolo, commenta soddisfatto: “Un incredibile successo che mostra, una volta di più, l’attrattiva di Rovigo se si realizzano eventi ben fatti e importanti”.
Per la gioia di chi ama le classifiche, la mostra Giapponismo ha registrato il 33% di visite più rispetto alla grande mostra dello scorso anno “Arte e Magia”, 23% in più rispetto a Secessioni Europee del 2017, 39% in più rispetto a Nabis e Gauguin (2016) e il 95% in più rispetto al Demone della Modernità del 2015.
Rimane imbattuta solo Ossessione Nordica del 2014, cui però Giapponismo si avvicina moltissimo.
Meritano un’evidenza i risultati emersi dal sondaggio somministrato ai visitatori di mostra.
Il 70% proviene dal Veneto (Padova e Rovigo in primis), poco meno del 30% dall’Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Trentino Alto Adige e Marche e quasi il 3% dal Mezzogiorno, Sud e Isole. La maggior parte dei visitatori ha visitato la mostra singolarmente o in famiglia o in piccoli gruppi di amici e ha dichiarato di essere andata a Rovigo principalmente per la mostra al Roverella, che per la metà di loro ha superato di gran lunga le aspettative, a conferma del fatto che è la qualità l’elemento costante degli eventi espositivi di Palazzo Roverella. Per più del 70% la durata media della visita è stata di oltre un’ora, molto spesso attraverso l’ausilio delle audioguide messe a disposizione gratuitamente o delle visite guidate a orario fisso, servizio sempre molto richiesto e per questo incrementato soprattutto nell’ultimo mese.
I gruppi privati organizzati (associazioni, privati, agenzie viaggio, circoli), sono stati quasi 200 per un totale di 6.000 persone. Importante anche il numero delle scolaresche in visita: oltre 500 le classi provenienti principalmente da Istituti della provincia di Rovigo e a Padova per un totale di 10.000 tra alunni e insegnanti accompagnatori (vanno ricordate le agevolazioni per le scuole: 2 euro per il biglietto di ingresso e laboratori didattici gratuiti per quelle delle province di Padova e Rovigo).
Lusinghiere anche le recensioni della stampa regionale e nazionale, che ha riservato molto spazio a questa esposizione, e altrettanto lusinghieri i commenti sul registro ospiti in mostra oltre che sulla pagina facebook di Palazzo Roverella.
Palazzo Roverella, oltre alla mostra Giapponismo, ha offerto a tutti i visitatori la possibilità di visitare gratuitamente la Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo, che dallo scorso settembre conta sul ritorno dalla Cina delle mummie Mary e Baby e su una sezione archeologica integrata permanentemente nel percorso di visita. E dimostra di piacere anche l’abbinata tra il Roverella e il dirimpettaio Palazzo Roncale in cui sono stati esposti i manga giapponesi della collezione originale Radiant di Tony Valente, visitati gratuitamente da oltre 7.000 persone.
Ora, dopo una pausa per i lavori di disallestimento e riallestimento della nuova mostra, Palazzo Roverella riaprirà il 4 aprile con un altro grande evento espositivo – una monografica su Marc Chagall – in cui si potranno ammirare una selezione esemplare di oltre cento opere del celebre artista, circa 70 dipinti su tela e su carta oltre che due straordinarie serie di incisioni e acqueforti.
“Dopo una grande mostra di successo come Giapponismo” afferma il Presidente Muraro, “l’inizio in primavera della prossima grande mostra su Chagall accrescerà ulteriormente l’interesse nazionale su Rovigo e sulle sue proposte culturali, che, da quest’anno, sono mutate di calendario, avendo proprio la primavera come momento prioritario per i grandi eventi espositivi”. E prosegue: “Una scelta che, nei nostri intenti, favorirà l’espandersi di un turismo collegato alle mostre. Venire a Rovigo per ammirare una mostra è cosa che si può fare in tutte le stagioni. Decidere di aggiungere al programma un altro giorno, o più, per ammirare la città, il Delta e le molte altre mete di interesse del territorio, è – credo – più piacevole in primavera e prima estate”.
Infine, dal 28 febbraio, a Palazzo Roncale, prenderà il via l’originale mostra dedicata a Dante e alla mitica “Quercia di Dante”, il grande albero che, secondo la tradizione, avrebbe concesso al Poeta di ritrovare la strada perduta durante la sua permanenza in Polesine.
La mostra, visitabile gratuitamente, esporrà una sezione documentaria sulla Quercia e originali opere pittoriche dell’Inferno dantesco di Gustave Dorè, Robert Rauscenberg e Brigitte Brand.