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Tra interni sospesi e menti brillanti: chiudono con successo Hammershøi e Roccati

Con oltre 60 mila visitatori, si è conclusa con successo la stagione espositiva primaverile di Palazzo Roverella e Palazzo Roncale. Le mostre dedicate a Vilhelm Hammershøi e Cristina Roccati hanno saputo emozionare e coinvolgere il pubblico, confermando la qualità e l’originalità della proposta culturale della Fondazione Cariparo.

Domenica 29 giugno si è chiusa a Rovigo una stagione espositiva che ha saputo unire arte, scienza e storia locale, offrendo al pubblico due mostre molto diverse ma accomunate da un forte impatto culturale ed emotivo.

A Palazzo Roverella, la mostra Hammershøi e i pittori del silenzio tra il Nord Europa e l’Italia ha rappresentato una scelta coraggiosa e innovativa. Dopo grandi nomi come Kandinskij, Renoir e Toulouse-Lautrec, la Fondazione Cariparo ha deciso di proporre un artista meno noto al grande pubblico, ma capace di toccare corde profonde con le sue atmosfere sospese e la quiete vibrante dei suoi interni.

Una scommessa vinta: oltre 43 mila visitatori hanno apprezzato il percorso espositivo, distribuiti in modo uniforme durante i mesi di apertura, permettendo un’esperienza di visita piacevole e immersiva.

Se da oggi in Italia il nome di Vilhelm Hammershøi suonerà più familiare al grande pubblico lo si dovrà a questa “scommessa”, che la Fondazione rinnoverà in autunno con la proposta della monografica sull’originale fotografo americano Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale.

A Palazzo Roncale, invece, la mostra Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica ha raccontato la storia di una figura straordinaria del Settecento italiano, tra le prime donne a laurearsi in fisica. Con circa 19 mila visitatori, l’esposizione ha dimostrato come il Roncale possa essere molto più di una sede espositiva:

un vero e proprio laboratorio culturale, capace di coinvolgere attivamente associazioni e realtà del territorio, trasformando ogni mostra in un’occasione di partecipazione e crescita collettiva.

Il Test Roccati ha confermato che la strada così imboccata è quella giusta. Questo nuovo modello si sta già attivando per il prossimo appuntamento polesano del Roncale, quello che dal 5 dicembre 2025 al 29 giugno 2026 sarà dedicato a Gian Antonio Cibotto (1925 – 2017) Il gusto del racconto, nel Centenario della nascita del popolare scrittore e intellettuale polesano.