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Al via Fuoriclasse, 5 milioni di euro per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti

Arriva Fuoriclasse: il nuovo bando da 5 milioni di euro promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale in collaborazione con CNEL e il Ministero della Giustizia per sostenere il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti attraverso la formazione digitale.

Sostenere progetti per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone detenute attraverso la formazione digitale, per contrastare il fenomeno della recidiva.

È questo l’obiettivo di Fuoriclasse, il nuovo bando promosso e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) e il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Un progetto da 5 milioni di euro per contrastare le possibilità di recidiva e sostenere il reinserimento sociale.

Alcuni dati

Secondo lo studio “Recidiva zero. Studio, formazione e lavoro in carcere: dalle esperienze progettuali alle azioni di sistema in carcere e fuori dal carcere”, presentato nell’aprile 2024 dal CNEL insieme al Ministero della Giustizia, e in particolare quanto riportato nello studio di The European House – Ambrosetti, solo il 6% dei detenuti risulta coinvolto in percorsi di formazione professionale.

Tuttavia, tra il 2021 e il 2023, è aumentato sia il numero di detenuti iscritti che i corsi attivati, le cui tipologie più frequentate includono settori quali cucina e ristorazione, giardinaggio e agricoltura, edilizia.

Il digitale invece, è oggetto di meno del 5% dei corsi di formazione professionale offerti in carcere.

Il bando

Il bando Fuoriclasse intende sostenere progetti in grado di realizzare efficaci azioni formative in ambito digitale e di valorizzare le potenzialità, attitudini e ambizioni delle persone detenute tramite una presa in carico personalizzata e la costruzione di percorsi integrati che ne facilitino il reinserimento sociale e lavorativo, con il fine ultimo di contrastare il fenomeno della recidiva.

I beneficiari diretti delle attività progettuali dovranno essere detenuti con pena definitiva residua non superiore ai tre anni intra o extra moenia, in carico ad istituti di pena o uffici di esecuzione penale esterna.

Le proposte potranno essere presentate da partenariati formati da un minimo di due ad un massimo di cinque soggetti. Il Soggetto responsabile dovrà essere un soggetto privato senza scopo di lucro. I partner potranno essere enti pubblici o privati senza scopo di lucro.

Inoltre, ciascun progetto dovrà prevedere la partecipazione di almeno una struttura penitenziaria. Oltre a queste tipologie di enti, potranno essere coinvolti in qualità di partner – nelle sole attività di formazione digitale e di accompagnamento nel percorso di inserimento lavorativo – anche soggetti for profit che potranno gestire una quota di budget complessivamente non superiore al 30% del contributo richiesto. Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 150 mila e un massimo di 500 mila euro.

C’è tempo fino al 7 febbraio per partecipare al bando attraverso la piattaforma Re@dy.

Scopri Il bando

Il Fondo per la Repubblica Digitale

Grazie a una partnership tra il Governo e ACRI, l’associazione che riunisce la Fondazioni di origine bancaria, all’inizio del 2022 è stato istituito il Fondo per la Repubblica Digitale Il suo obiettivo? Rafforzare le competenze digitali e ridurre il digital divide nel nostro Paese, contribuendo a contrastare alcune delle disuguaglianze che lo interessano.