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Rovigo celebra Cristina Roccati: una mostra dedicata alla scienziata che osò sfidare i limiti del suo tempo

A Palazzo Roncale, dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025, la straordinaria storia della scienziata che sfidò i limiti del suo tempo, diventando la terza donna al mondo a laurearsi e la prima studentessa “fuori sede” della storia.

A Rovigo, dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025, Palazzo Roncale accoglie una straordinaria storia: quella di Cristina Roccati

Una giovane donna che, nel Settecento, osò sfidare i limiti del suo tempo. Laureata a soli 19 anni, insegnò fisica, scrisse poesie e lasciò un segno indelebile nella scienza e nella cultura.

La mostra Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica, promossa dalla Fondazione Cariparo in collaborazione con l’Accademia dei Concordi e il Comune di Rovigo, e curata dalla prof.ssa Elena Canadelli, racconta una vicenda rivoluzionaria: quella della terza donna al mondo a laurearsi e della prima studentessa “fuori sede” della storia.

Cristina partì da Rovigo a soli 15 anni per studiare all’Università di Bologna, un’impresa impensabile per una donna dell’epoca, specialmente in una disciplina come la fisica, ritenuta fuori dalla portata del “gentil sesso”.

Ma chi era davvero Cristina Roccati?

Una giovane che amava la scienza, insegnava le leggi di Newton, scriveva poesie per le grandi occasioni e affrontava pregiudizi con coraggio.

Dopo gli studi, tornò a Rovigo e iniziò a divulgare il sapere e la conoscenza, diventando Principe dell’Accademia dei Concordi.

La mostra è un viaggio che mescola storia, scienza e cultura, riportando alla luce non solo la figura di Cristina, ma anche il fermento del Settecento, tra esperimenti di elettricità che affascinavano corti e salotti e libri di divulgazione scientifica che cercavano di rendere accessibile il sapere.

E oggi? Cristina Roccati continua a ispirare: l’ESA ha intitolato a lei uno dei telescopi spaziali del progetto PLATO, dedicato alla ricerca di pianeti simili alla Terra.

Cristina Roccati, come tante scienziate dopo di lei, rappresenta un esempio di determinazione e passione che continua a ispirare le giovani donne di oggi. La sua storia è un promemoria di come il talento e la perseveranza possano superare gli ostacoli di genere, e una spinta a immaginare un futuro in cui la scienza sia sempre più inclusiva.

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