Due nuovi bandi e un podcast del Fondo per la Repubblica Digitale: Digi4UP, Includo e CTRL+N, digitale e lavoro.
Grazie a una partnership tra il Governo e ACRI, l’associazione che riunisce la Fondazioni di origine bancaria, all’inizio del 2022 è stato istituito il Fondo per la Repubblica Digitale Il suo obiettivo? Rafforzare le competenze digitali e ridurre il digital divide nel nostro Paese, contribuendo a contrastare alcune delle disuguaglianze che lo interessano.
Il Fondo che, con 350 milioni di euro fino al 2026, mira a sostenere l’aumento delle competenze fondamentali per completare la transizione digitale del Paese ha pubblicato due nuovi bandi: Digi4UP e Includo.
Digi4UP
Promosso da Smact in partenariato con Techstation ETS, il bando Digi4UP mira all’acquisizione di competenze digitali per persone disoccupate/inattive tra i 34 e i 50 anni.
Attraverso l’impiego di metodologie innovative e soluzioni digitali viene offerto un programma di formazione flessibile, in grado di trasferire competenze spendibili come la gestione dei dati, la sicurezza informatica e la creazione di contenuti digitali.
Il programma si estende anche al rafforzamento di competenze trasversali e soft skills, cruciali per una ricerca di lavoro mirata e per una preparazione a colloqui di successo. Per incentivare una partecipazione attiva, Digi4UP prevede inoltre delle strategie di supporto personalizzato e l’attivazione di una comunità di pratica: il progetto infatti, si avvale della collaborazione di aziende selezionate per garantire un allineamento con le esigenze del mercato favorendo reali opportunità di impiego.
Includo
Includo è un progetto di Centro Studi – Opera Don Calabria in collaborazione con Ciofs Formazione Professionale ETS e Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora.
L’obiettivo del progetto è offrire a persone senza fissa dimora competenze digitali sia teoriche che pratiche, con l’intento di migliorare la qualità della loro vita.
Il bando è dedicato a donne e uomini ai margini del mercato del lavoro – disoccupati e inattivi – di età compresa tra i 34 e i 50 anni, senza dimora e presi in carico dai servizi di accoglienza e di housing first gestiti da enti pubblici e del Terzo Settore. Il progetto prevede la formazione su competenze digitali e trasversali, percorsi di accompagnamento individuale e azioni di sensibilizzazione, finalizzate a favorire l’inserimento lavorativo e il reinserimento sociale dei partecipanti.
CTRL+N, digitale e lavoro
Giulia, Roberto, Junela, Marco e Simona sono i protagonisti del nuovo podcast originale del Fondo per la Repubblica Digitale, disponibile su Spotify e sulle principali piattaforme audio.
Cinque puntate dove Chiara Gregoretti, autrice di Will Media e voce narrante, racconta le esperienze di cinque persone che hanno deciso di rimettersi in gioco e ridisegnare il proprio futuro grazie ai progetti formativi sulle competenze digitali professionalizzanti, selezionati e sostenuti dal Fondo.
Il podcast del Fondo per voltare pagina e trovare la giusta ispirazione
Il Fondo per la Repubblica Digitale
Per accompagnare l’Italia verso la transizione digitale è nato il Fondo per la Repubblica Digitale, istituito con il decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 29 dicembre 2021.
Si tratta di una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare).
In via sperimentale per cinque anni (fino al 2026) il Fondo stanzia un totale di 350 milioni di euro. Sarà alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. Il Fondo pone un forte accento sulla valutazione d’impatto dei progetti finanziati. La valutazione mira ad individuare quei progetti che si dimostreranno più efficaci ed efficienti nell’accrescimento delle competenze digitali e nell’occupazione effettiva dei beneficiari.