InclusiON: un bando da 2,1 milioni di euro e un percorso formativo per potenziare i soggetti, pubblici e privati, che svolgono attività di accoglienza, inclusione e supporto di minori con background migratorio.

Negli ultimi decenni, l’Italia è diventata una destinazione chiave per i flussi migratori globali: secondo la banca mondiale, entro il 2050 circa 216 milioni di persone potrebbero migrare per motivi climatici. Un fenomeno che comporta anche l’arrivo, in Europa e in Italia, di un numero sempre crescente di Minori Stranieri non Accompagnati.
Il sistema di accoglienza mostra tuttavia alcune fragilità come, ad esempio, il 27% dei minori ancora alloggiati in strutture provvisorie. Le persone che si stabilizzano sul territorio italiano, poi, devono affrontare sfide sempre più complesse durante i loro processi di inclusione (sociale, culturale, economica, burocratica, legale, ecc.) e i minori di seconda e terza generazione affrontano difficoltà economiche e sociali, con addirittura il 41,5% a rischio di povertà nel 2023, secondo l’ISTAT.
I giovani con background migratorio possono contribuire non solo alla crescita culturale della nostra società, ma anche alla crescita economica, specialmente in Veneto, dove si prevede una carenza di 200.000 lavoratori nei prossimi dieci anni.
InclusiON
In questo contesto nasce InclusiON, una progettualità composta da due iniziative complementari rivolte a tutti gli Enti che svolgono attività di accoglienza e/o inclusione e/o supporto:
- Un bando da 2,1 milioni di euro
- Un percorso di accompagnamento rivolto alle realtà interessate a potenziare le loro competenze in materia di progettazione.
Ideata dalla Fondazione Cariparo, InclusiON è una
iniziativa rivolta a tutti gli Enti che svolgono attività di accoglienza, inclusione e supporto per proposte concrete e innovative in risposta ai bisogni del territorio sul tema dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, educativa e lavorativa di minori con background migratorio.
Imparare a co-progettare
Il percorso formativo è rivolto agli stessi soggetti destinatari dell’iniziativa, interessati a potenziare le competenze in materia di co-progettazione. È possibile partecipare al solo percorso formativo, senza l’obbligo di aderire al bando.
Il percorso avrà un carattere fortemente laboratoriale e collaborativo. La durata complessiva del percorso è di 18 ore articolate in 5 moduli che corrispondono ad altrettante fasi fondamentali del processo di co-progettazione.
I partecipanti acquisiranno elementi utili ad accrescere le loro capacità di co-progettazione, di costruzione di relazioni collaborative e potranno elaborare delle proposte progettuali sotto la guida di formatori esperti.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 23 ottobre 2024.
Il Bando
La partecipazione al bando è riservata a partenariati costituiti da almeno tre soggetti, di cui almeno uno di natura pubblica e uno di natura privata, con sede legale o operativa nelle province di Padova o di Rovigo che rientrino in queste tipologie:
- enti e istituzioni di natura pubblica;
- enti e istituzioni di natura privata, senza scopo di lucro, in possesso dei requisiti previsti dal Regolamento dell’Attività Istituzionale della Fondazione;
- organizzazioni rappresentative delle comunità di migranti, che supportano i processi di accoglienza e integrazione dei minori stranieri.
I progetti dovanno avere come oggetto almeno uno dei seguenti ambiti: culturale, educativo, lavorativo, legale, di accompagnamento individuale e di trasporto sociale.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 19 dicembre 2024.
Attenzione: il punto 4 (Costituzione di partenariato) del regolamento del bando è stato modificato consentendo agli enti pubblici del territorio di aderire a più progetti, in qualità di partner, senza limiti di partecipazione.
I minori di seconda e terza generazione incontrano difficoltà ad accedere alle stesse opportunità dei loro coetanei di nazionalità italiana. Nonostante spesso nel discorso pubblico si tenda ad enfatizzare i lati problematici dei fenomeni migratori, questi possono essere un motore di crescita prezioso per il Paese. Dal punto di vista economico, l’inverno demografico ha cominciato a causare difficoltà alle aziende nel reclutare manodopera qualificata e non. L’ingresso di lavoratori di nazionalità straniera presenterebbe dunque un indubbio vantaggio, anche nel Veneto, dove si stima la mancanza di 200.000 persone in età lavorativa nei prossimi dieci anni. Per proseguire con i vantaggi sociali e culturali derivanti da una maggior inclusione dei giovani migranti, in termini di arricchimento culturale delle società di arrivo e di una maggiore sostenibilità del sistema di welfare.
– Gilberto Muraro, Presidente Fondazione Cariparo
“Tutti motivi” prosegue il Prof. Muraro “che ci hanno spinto a stimolare, con un bando e con un percorso formativo ad hoc, progettualità specifiche e innovative per dare risposte efficaci ai bisogni del territorio sul fronte dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, educativa e lavorativa dei ‘nuovi italiani’”.