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Bando Ricerca Scientifica di Eccellenza: 14 progetti selezionati

Sono online gli esiti del bando Ricerca Scientifica di Eccellenza: 4 milioni di euro per 14 progetti di ricerca che si sono distinti per qualità e spinta all’innovazione.

 

Si è conclusa la selezione del bando Ricerca Scientifica di Eccellenza e sono 14 i progetti di ricerca originali e innovativi che potranno contare sul contributo triennale della Fondazione Cariparo da 4 milioni di euro complessivi e suddivisi in 3 Aree tematiche: Scienze Naturali e Ingegneria (1 milione di euro), Scienze della Vita (2,45 milioni di euro) e Scienze Umane e Sociali (550.000 euro).

Hanno partecipato al bando 229 progetti di ricerca che sono stati valutati da 3 Commissioni Scientifiche, composte da 35 esperti, 15 esperti ausiliari delle Commissioni e 72 revisori internazionali, tutti rigorosamente indipendenti.

I 14 progetti – su 36 ammessi alla fase finale – che si sono aggiudicati il contributo spaziano tra diverse aree di ricerca, dagli studi sulla produzione di microalghe, all’esplorazione di strategie terapeutiche inedite per le patologie metaboliche alla ricostruzione delle risorse in pietra euganea.

Elevatissima la qualità dei lavori arrivati in finale, molti dei quali hanno ottenuto dai revisori internazionali un punteggio medio superiore a 80/100.

Gli studi si svolgeranno presso organizzazioni di ricerca con sede operativa nelle province di Padova e Rovigo che potranno anche creare partnership con altre organizzazioni al di fuori di questi confini geografici. Per favorire la diffusione dei risultati all’interno della comunità scientifica per ciascun progetto è prevista la realizzazione di un sito web dedicato e la pubblicazione open access dei dati prodotti.

Scarica gli esiti

Tra i molti punti di forza di questo bando ve n’è uno di cui andiamo particolarmente fieri: il sistema di valutazione adottato, che si contraddistingue per efficacia, correttezza e trasparenza.

“La prima si concretizza essenzialmente nella scelta di costituire le Commissioni solo dopo aver ricevuto le proposte progettuali, in modo da garantire la presenza di tutte le competenze necessarie alla valutazione, specie quando i progetti da valutare afferiscono ad ambiti molto specifici” prosegue il Prof. Muraro. “La correttezza è garantita dal ricorso esclusivo a valutatori esterni all’Università di Padova, designati dall’European Science Foundation. La trasparenza è garantita invece dall’aver reso pubblici i nomi dei presidenti delle Commissioni e dalla possibilità, per i candidati, di richiedere le schede di valutazione integrali. Nel disegnare questo metodo, l’intento che ci ha mosso è garantire il più possibile che le risorse arrivino ai progetti con il maggiore potenziale d’impatto nei rispettivi campi d’indagine e d’azione, a beneficio di tutti”.

Dalle microalghe alla pietra euganea

Nell’area Scienze Naturali e Ingegneria uno dei progetti selezionati riguarda lo sviluppo delle microalghe su scala industriale. Le microalghe, infatti, possono rappresentare una risorsa alternativa per l’alimentazione mondiale o per lo sviluppo di prodotti chimici. Ad oggi, nonostante il loro grande potenziale e i notevoli sforzi delle ricerca, l’uso industriale delle microalghe è ancora in fase di sviluppo. Il progetto si concentrerà sui meccanismi che determinano il processo fotosintetico per ottimizzarne la risposta biologica e la crescita.

Un altro dei progetti di eccellenza, scelti tra quelli pervenuti nell’area Scienze della Vita, riguarda lo studio dell’obesità e, nello specifico, delle alterazioni metaboliche come l’iperglicemia e gli acidi grassi liberi, i trigliceridi e gli stimoli infiammatori. L’obiettivo dello studio è offrire nuovi punti di intervento nella cura delle malattie metaboliche che tanto incidono sulla salute e sulla spesa sanitaria, aprendo così la strada a strategie terapeutiche innovative.

Nell’area Scienze Umane e Sociali, invece, citiamo il progetto di studio e valorizzazione turistica delle cave nei Colli Euganei. I Colli Euganei, infatti, costituiscono un importante contesto di indagine che ha fornito, fin dalla preistoria, materiali geologici per manufatti e elementi architettonici. Accanto alle cave conosciute, diverse evidenze indicano la probabile presenza di numerosi siti di estrazione ancora da studiare che potrebbero risultare significativi per la ricostruzione storica del sistema di sfruttamento delle risorse in pietra euganea. Il progetto intende sviluppare un protocollo per l’indagine di nuovi siti di estrazione, concentrandosi come caso pilota sulla cava storica recentemente identificata nei pressi di Villa Draghi a Montegrotto Terme. Indagini ad alta risoluzione aiuteranno a comprendere le modalità e gli scopi dello sfruttamento delle cave e a promuovere iniziative per la valorizzazione turistica di questo geo-sito.

I progetti selezionati