EN

Music: Origin, the Brain, and Evolution – Alle origini della musica

Il 10 novembre, dalle ore 9.00 alle 19.30, il Conservatorio Benedetto Marcello (Campo Santo Stefano – Venezia) ospiterà un simposio dove studiosi di livello internazionale interverranno e si confronteranno sull’origine dei sistemi musicali e il legame tra il cervello e la musica sviluppato già in epoca paleolitica.

Il ritrovamento nella Germania sud-occidentale di “flauti” risalenti a circa 40.000 anni fa, ottenuti dalle ossa lunghe delle ali di rapaci del pleistocene, hanno sollevato una serie di interrogativi sulle ragioni che hanno spinto il genere Homo a creare sistemi musicali prima ancora dei graffiti e delle piccole sculture tipiche del neolitico.

La cultura musicale è forse la forma più antica di pensiero simbolico?

Con i sostegno della Fondazione, il 10 novembre, dalle ore 9.00 alle 19.30, il Conservatorio Benedetto Marcello (Campo Santo Stefano – Venezia) ospiterà un simposio dove studiosi di livello internazionale interverranno e si confronteranno sull’argomento.

Il tema dominante sarà il legame tra il cervello e la musica, che si è sviluppata, forse come evoluzione del canto, già in epoca paleolitica.

E non solo. Due temi d’intervento, altrettanto cruciali, che verranno affrontati saranno: da un lato, stabilire quale delle due specie del genere Homo, i Sapiens e i Neanderthal (che convivevano in Europa alla fine del paleolitico) abbiano prodotto gli strumenti; dall’altro, identificare le ragioni alla base dell’origine della musica, comunque legata all’evoluzione del pensiero. Erano correlate allo sviluppo di specifiche aree cerebrali implicate nella creazione dei suoni, e/o alla sfera emozionale, e/o al progresso del linguaggio?

Gli interventi in programma vedranno la partecipazione di evoluzionisti della specie umana, paleogenetisti interessati all’evoluzione del cervello, musicologi che rintraccino le origini della musica, musicologi che indaghino sul ruolo ‘bioacustico’ del canto degli uccelli e altri animali, psicologi e neuroscienziati esperti dei meccanismi cerebrali del suono ed esperti del linguaggio primitivo.

A conclusione della giornata, la musicista Anna Friederike Potengowski terrà un concerto usando, per l’appunto, un flauto paleolitico restaurato.

Per partecipare