Dopo i grandi successi di Renoir e Milani, sono state annunciate le prossime mostre – promosse dalla Fondazione in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi – protagoniste della nuova stagione espositiva di Palazzo Roverella e Palazzo Roncale. Tina Modotti e Henry Toulouse Lautrec al Roverella, mentre il Roncale accoglierà Il Conte e il Cardinale. I Capolavori della Collezione de Silvestri, Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica e Antonio Cibotto e il gusto del racconto.
Settembre si annuncia come la stagione delle nuove grandi mostre a Rovigo.
È stato infatti rivelato il programma delle prossime esposizioni – promosse dalla Fondazione in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi – di Palazzo Roverella e Palazzo Roncale . Il primo si conferma sede di eventi espositivi di livello e interesse internazionale, il secondo si qualifica come sede di approfondimento di vicende, personaggi e momenti della storia polesana.
Protagonisti d’eccezione a Palazzo Roverella
Dopo il grandissimo successo di Renoir: l’alba di un nuovo classicismo, che ha visto la partecipazione di più di 73.000 visitatori l’autunno di Palazzo Roverella, seguendo il filone molto apprezzato della grande fotografia, vedrà protagonista Tina Modotti.
Dopo Robert Capa e Robert Doisneau, l’appuntamento con la fotografia quest’anno è al femminile: dal 22 settembre al 28 gennaio 2024 a Palazzo Roverella la più ampia monografica mai proposta in Italia su Tina Modotti.
Più di 200 immagini, filmati e documenti di una delle più grandi fotografe del XX secolo raccolti in un’articolata mostra curata da Riccardo Costantini con la collaborazione di Gianni Pignat e Piero Colussi.
La primavera del Roverella, invece, sarà riservata, come è ormai tradizione, ad una grande mostra internazionale. E dopo Kandinskij e Renoir, il protagonista sarà Henry Toulouse Lautrec.
Dal 24 febbraio al 30 giugno 2024 un’ampia monografica affidata a Jean-David Jumeau Lafond, a Fanny Girard – direttrice del Museo Toulouse Lautrec di Alby – e a Francesco Parisi.
Attraverso la puntuale ricostruzione di tutta l’opera dell’artista francese, verrà proposta un’affascinante panoramica sull’ambiente parigino fin de siècle, nel quale artisti realisti, impressionisti e simbolisti si incontravano, condividendo esperienze e momenti di vita quotidiana da trasporre poi nelle proprie opere.
Verranno presentate anche opere mai esposte prima, nemmeno in Francia, e alla redazione del catalogo contribuirà anche il pronipote dell’artista.
Dal Roverella al Roncale
Palazzo Roncale, si conferma come sede per le mostre dedicate a illustrare e far conoscere gli aspetti della straordinaria storia del Polesine e, dopo la riapertura di Virgilio Milani e l’Arte del ‘900 dal 1 settembre al 5 novembre, si prepara ad accogliere tre nuove accattivanti esposizioni.
La prima, in ordine di tempo, sarà Il Conte e il Cardinale. I Capolavori della Collezione de Silvestri.
Dal 1° dicembre 2023 alla primavera del 2024 la storia dell’illustre famiglia rodigina e la singolare vicenda della suddivisione della “quadreria rifiutata”.
Da un’idea di Sergio Campagnolo e a cura di Alessia Vedova, in collaborazione con il Comune di Rovigo, l’Accademia dei Concordi e il Seminario Vescovile, l’esposizione presenterà un nucleo degli oltre 200 dipinti che il conte Girolamo e il fratello cardinale Pietro donarono a Rovigo e fino ad ora solo in minima parte esposti.
L’autunno del 2024 e parte del 2025 saranno invece riservati alla celebrazione di Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica.
La vicenda della Roccati, il simbolo di quelle donne che nel Settecento andavano controcorrente, diventa il soggetto di una mostra-racconto.
Cristina Roccati (1732 – 1797) è la terza donna laureata al mondo. Si laureò in filosofia naturale all’Università di Bologna focalizzandosi soprattutto sulla fisica e sulle scienze naturali. Dopo la laurea bolognese decise di approfondire gli studi all’Università di Padova applicandosi alla fisica newtoniana. Fu poi chiamata dall’Accademia dei Concordi dove insegnò fisica e nel 1754 ne divenne Presidente.
A cavallo tra il 2025 e il 2026, il Roncale proporrà Gian Antonio Cibotto il gusto del racconto, mostra curata da Francesco Jori, promossa in occasione del centenario della nascita dell’intellettuale rodigino. Giornalista, critico letterario e teatrale, scrittore che ispirò anche il cinema, Cibotto è stato uno straordinario conoscitore e interprete della sua terra e delle sue vicende, a partire dal racconto della grande alluvione del ’51.
Rivivere la sua vicenda significa rivivere, con gli occhi di un poeta tenero e disincantato, storia e cronaca del Veneto, ma anche dell’intero Paese, dal dopoguerra alla fine del millennio.