30 anni di filantropia: lo scorso 1 aprile la nostra Fondazione ha celebrato questo importante traguardo nella splendida cornice dell’Aula Magna del Bo. Alla presenza del Ministro dell’Economia Daniele Franco.
Il 2022 è un anno speciale, che riunisce tre ricorrenze importanti.
I 30 anni di vita della Fondazione, gli 800 anni dell’Università di Padova e i 200 anni della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Venerdì 1 aprile, nell’Aula Magna dell’Università di Padova, abbiamo voluto festeggiare con un convegno dedicato alle radici e al futuro della filantropia, ripercorrendo la nostra storia con lo sguardo rivolto al futuro.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nasce a seguito della riforma del sistema bancario, con la legge Amato del 1990, che separò l’attività creditizia da quella filantropica. La Fondazione nasce così il 24 dicembre 1991 e il 3 gennaio 1992 diventa operativa:
da allora ha destinato 1,35 miliardi di euro alle comunità che vivono nelle province di Padova e Rovigo, sostenendo oltre 15.000 progetti e interventi per il sociale, la ricerca scientifica, l’istruzione, la salute, l’arte e la cultura, l’ambiente e il paesaggio.
Dotata di un patrimonio inziale di 570 milioni di euro (1,06 miliardi a valori correnti), oggi può contare su un patrimonio di 2,15 miliardi di euro.
Il convegno ha ripercorso il passato grazie al racconto di Carlo Fumian, storico dell’Università di Padova, che è partito dalla nascita del Monte di Pietà, istituito alla fine del Quattrocento per fronteggiare la piaga dell’usura. Una realtà che nel 1822 , esattamente 200 anni fa, ispirò, grazie all’imperatore d’Austria Francesco I, l’esperienza della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Il presente e il futuro sono stati esplorati da Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, che ha raccolto l’eredità della Cassa di Risparmio, e dal Presidente di Acri Francesco Profumo, a cui è seguita la relazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, che ha fatto il punto sulle prospettive dell’economia italiana ed europea.
Il ministro Franco ha ricevuto poi dall’Ateneo e dall’Associazione Alumni dell’Università di Padova il premio Alumnus of the Year, assegnatogli nel 2020, la cui consegna era stata rinviata a causa dell’emergenza pandemica.
Si tratta del più alto riconoscimento conferito dall’Associazione Alumni a un laureato nell’Ateneo patavino, per il contributo e l’impatto dati nel testimoniare i valori dell’Università e per aver rappresentato nel proprio percorso personale e professionale la Patavina Libertas.
A conclusione dei lavori, il Presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Antonio Palma ha presentato ufficialmente la moneta coniata per celebrare gli 800 anni dell’Ateneo patavino.
Trent’anni di grande impegno, ascolto del territorio, lavoro in rete con le istituzioni, sguardo verso il futuro. Queste sono le caratteristiche con cui la Fondazione ha operato – e continua a operare – per merito dei presidenti, degli amministratori e dello staff che l’hanno governata e gestita fino ad oggi e che le consentono di accogliere le sfide di un contesto storico connotato da grandi e rapide trasformazioni.
Nel suo ruolo di corpo intermedio della società, ha continuato il prof. Muraro, la Fondazione proseguirà nel sostenere e stimolare la crescita del territorio, ispirata da una visione di comunità aperta, solidale e incline all’innovazione.