A Rovigo, fino al 30 gennaio 2022, potremo ammirare uno dei baci più più famosi della storia, quello immortalato da Doisneau a una giovane coppia di innamorati che si baciano indifferenti alla folla dei passanti e al traffico della place de l’Hôtel de Ville di Parigi. Palazzo Roverella, infatti, riapre le porte al pubblico con una grande retrospettiva dedicata a uno dei più grandi fotografi del XX secolo: Robert Doisneau.
È la prima volta che Palazzo Roverella dedica una mostra a un pescatore. Così infatti amava definirsi Robert Doisneau: «La mia vera passione», diceva ironicamente, «è la pesca; la fotografia è solo un hobby».
Eppure Doisneau ci ha lasciato 450.000 foto. Immagini che riescono a strapparci un sorriso e, allo stesso tempo, a stringerci il cuore. Perché il suo approccio all’umanità era ben più complesso della semplice leggerezza che si tende ad associare alle sue immagini. Un tesoro a cui il curatore Gabriel Bauret ha attinto per selezionare le 133 stampe in bianco e nero che, dal 23 settembre 2021 al 30 gennaio 2022, saranno esposte a Palazzo Roverella.
Scatti imprescindibili e rappresentativi della sua opera si mescolano a immagini meno conosciute ma, indipendentemente dalla forma e dal soggetto, sono sempre la visione del fotografo e il suo inconfondibile spirito ad attirare l’attenzione e a suscitare forti emozioni.
Non male per un pescatore con l’hobby della fotografia.
Quello che cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.
Robert Doisneau
La poesia dell’istante quotidiano
Doisneau ha saputo raccontare con empatia la società parigina del Novecento captandone momenti di grazia ed espressioni di felicità. La mostra promossa dalla nostra Fondazione, con la partecipazione istituzionale del Comune di Rovigo e dell’Accademia dei Concordi, e il sostegno di Intesa Sanpaolo, abbraccia l’opera di questo grande maestro della fotografia senza distinzioni cronologiche né alcun criterio di genere o tema, affiancando fabbriche, banconi di bistrot, portinerie, cerimonie, club di jazz, scuole o scene di strada in generale.
Che si tratti di fotografie realizzate su commissione o frutto del suo girovagare liberamente per Parigi, vediamo delinearsi il suo particolare stile, che mescola fascino e fantasia, ma anche una libertà d’espressione non lontana dal surrealismo.
Appuntamento quindi dal 23 settembre 2021 a Palazzo Roverella per la mostra fotografica Robert Doisneau: una retrospettiva, curata da Gabriel Bauret, sugli scatti di un maestro insuperabile nell’immortalare momenti di felicità.