Uno spazio pensato per valorizzare le diversità, generando occupazione lavorativa e autonomia. Tutto questo attraverso un ristorante siculo-internazionale con bar/caffetteria e un coworking, luogo creativo di incontro e scambio gestito da associazioni, operatori, volontari e gruppi informali, che ha dato vita a tante iniziative sociali. Una (partecipata) cerimonia online ha premiato questo e altri 4 progetti che si sono distinti per il loro carattere d’innovazione sociale.
È MOLTIVOLTI IMPRESA SOCIALE la vincitrice del Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale, promosso dalla nostra Fondazione e da Fondazione Emanuela Zancan onlus, con il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Un premio, giunto alla sua quinta edizione, nato per ricordare la straordinaria attività di imprenditore sociale del prof. Angelo Ferro. L’obiettivo del Premio infatti è valorizzare il lavoro di tutti quegli enti del Terzo Settore che hanno contribuito a innovare l’economia sociale, intercettando bisogni sociali a cui hanno saputo rispondere con soluzioni originali, ottenendo risultati significativi.
Al vincitore spetta un premio di 10.000 euro, mentre 2.500 euro vanno a ciascuno degli altri 4 premiati della cinquina finalista.
And the winner is… MOLTIVOLTI
Nel 2014, nel quartiere multiculturale Ballarò di Palermo, l’impresa sociale MOLTIVOLTI ha deciso di creare uno spazio per valorizzare le diversità, generare occupazione e autonomia nei soggetti coinvolti.
È nato così un ristorante siculo-internazionale con bar/caffetteria e un coworking, luogo creativo di incontro e scambio gestito da associazioni, operatori, volontari e gruppi informali.
Qui si sono sviluppate tante iniziative sociali, come ad esempio “Attraverso i miei occhi”, iniziativa di turismo responsabile che affida a giovani immigrati il ruolo di guida tra i quartieri della città.
Gli altri 4 vincitori
Sono stati 265 gli enti che hanno partecipato all’edizione 2021, presentando le loro originali esperienze di economia sociale, diffuse in tutto il territorio nazionale.
Tra loro, altre 4 realtà sono arrivate in finale:
DOWNLOAD Società Cooperativa Sociale Onlus- Asti
La cooperativa gestisce una struttura alberghiera nel comune di Asti: il primo Albergo Etico, con l’intento di promuovere l’autonomia personale e professionale delle persone con disabilità intellettiva e fisica. L’attività presso la struttura ricettiva da parte dei ragazzi è accompagnata da una formazione ad hoc che prevede anche il coinvolgimento della famiglia, delle associazioni con le quali i ragazzi svolgono attività nel tempo libero e degli esercizi commerciali con i quali si interfacciano per motivi di lavoro.
IL GABBIANO Società Cooperativa Sociale Agricola- Sondrio
La cooperativa nasce nel 2015 con l’intento di dare risposta alla marginalità sociale, dando una possibilità lavorativa a soggetti svantaggiati (persone diversamente abili, tossicodipendenti…) e territoriale, lavorando terreni abbandonati perché difficili da coltivare e spesso affidati alla cooperativa da anziani del territorio. La produzione della cooperativa (vino, frutta, marmellate…), realizzata principalmente in maniera manuale, consente la valorizzazione dei soggetti occupati nel lavoro agricolo, che nel contesto alpino viene definito eroico, i quali arricchiscono il loro bagaglio personale e diventano custodi di questi luoghi.
RETE PICTOR Società Cooperativa Sociale Consortile Impresa Sociale-Bassano del Grappa (VI)
Al Consorzio è stata affidata dai Padri Gesuiti la custodia di Villa Angaran San Giuseppe, unica Villa veneta ora dedicata all’inclusione sociale. Nella villa ha sede un centro diurno per persone con disabilità gravissima, una comunità diurna per minorenni, un bistrò con prodotti genuini, una struttura ricettiva, spazi per eventi aziendali e culturali, un liquorificio artigianale, un centro di meditazione, un mercatino agricolo, un giardino con orti, ulivi e vigne. Un luogo che intende essere testimonianza che la diversità è un valore, è generativa e contribuisce a rigenerare ed arricchire gli ecosistemi ambientali e umani. Calando nella pratica il valore della (bio)diversità viene sovvertita ogni aspettativa e regola prestabilita, creando un caos generativo di attività, storie e persone; spazi inclusivi anziché esclusivi.
VILLAGGIO SOS DI VICENZA Società Cooperativa Sociale Ets-Vicenza
La cooperativa gestisce dal 2012 due case rifugio per l’accoglienza di donne vittime di violenza con figli e su richiesta di Prefettura e Regione, con lo scoppiare della pandemia Covid-19, ha ampliato il numero di posti per far fonte all’aumento di situazioni di violenza domestica. L’accompagnamento verso l’autonomia in fase di emergenza ha richiesto un lavoro ancor più impegnativo per poter dare risposte individualizzate e di qualità, sostenendo le donne anche quando i diversi servizi e professionisti per la pandemia non potevano dare loro risposte e potenziando il lavoro di rete con gli altri soggetti. La cooperativa ha allestito inoltre, con il Centro Antiviolenza di Vicenza, un appartamento per tre donne/nuclei, trampolino di lancio verso l’indipendenza.
Un premio all’innovazione sociale
Alla Cerimonia di premiazione on-line, che ha avuto luogo martedì 15 giugno 2021, hanno partecipato Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cariparo, che ha presentato il Premio e salutato i partecipanti, insieme a Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo. Giuseppe De Rita ha ricordato la figura di Angelo Ferro, mentre Tiziano Vecchiato, Presidente della Fondazione Emanuela Zancan onlus, ha sintetizzato i caratteri originali della quinta edizione del Premio. Marco Morganti, Responsabile Direzione Impact Intesa Sanpaolo, ha illustrato l’evoluzione in corso nell’innovazione sociale e ha dialogato con i cinque vincitori del Premio. Infine il Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli ha proclamato il vincitore del Premio Angelo Ferro 2021: l’Impresa Sociale MOLTIVOLTI di Giovanni Zinna S.A.S.