Insieme con Intesa Sanpaolo abbiamo sottoscritto un protocollo di durata triennale per rispondere ai nuovi bisogni derivati dall’emergenza sociale e favorire la ripresa sociale ed economica nelle province di Padova e di Rovigo.
Dall’istruzione e la formazione, all’innovazione e attività di ricerca, e ancora welfare e servizi sociali, senza trascurare l’arte e la cultura.
Saranno questi i campi di intervento del Protocollo triennale firmato dalla nostra Fondazione insieme a Intesa Sanpaolo. L’obiettivo è quello di dare una risposta ai nuovi bisogni sociali causati dalla pandemia e favorire la ripresa sociale ed economica nelle province di Padova e di Rovigo.
Agire in modo congiunto per rispondere con più forza all’emergenza sociale ed economica esplosa in questo delicato periodo storico.
I principali progetti sostenuti saranno quelli legati all’inclusione sociale delle categorie più deboli e con disabilità, ai corsi di formazione per disoccupati fino al loro inserimento lavorativo, alle attività di sostegno alle famiglie in difficoltà, alla promozione di eventi culturali e artistici, e ai percorsi di ricerca sul Covid-19.
L’unione fa la forza
Non è la prima volta che Intesa Sanpaolo partecipa all’attività filantropica della nostra Fondazione. Il Protocollo, infatti, consolida una collaborazione che, solo negli ultimi tempi, ha garantito il finanziamento di un bando di ricerca sul Covid 19 del valore di 3 milioni di euro e l’attivazione, presso l’Università degli Studi di Padova, di 12 borse di dottorato di ricerca.
E non solo. Altre 12 borse di studio verranno infatti messe a disposizione con il bando Dottorati di Ricerca in Azienda, promosso insieme all’Università di Padova, Unismart e Assindustria Venetocentro e che mira a rafforzare il legame tra ricerca applicata e produzione.
Un impegno importante che, nonostante il periodo storico che stiamo attraversando ci consente di continuare a promuove la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile del territorio di Padova e Rovigo.