Grazie all’introduzione di un sistema illuminotecnico di ultima generazione sostenuto dalla nostra Fondazione, riprendono vita gli affreschi trecenteschi di Altichiero da Zevio.
Sul sagrato della Basilica del Santo, a Padova, si affacciano due chiesette: una di queste è l’Oratorio di San Giorgio.
Considerato come il “gemello architettonico” della Cappella degli Scrovegni, l’Oratorio di San Giorgio è un elegante edificio romanico fatto edificare dal marchese Raimondino Lupi di Soragna nel 1377, come cappella sepolcrale della famiglia e custode al suo interno di un importante ciclo di affreschi, giudicati il capolavoro di Altichiero da Zevio.
Le straordinarie decorazioni pittoriche trecentesche dell’edificio, preziosa testimonianza dell’impatto della pittura di Giotto a Padova nel secolo dei Carraresi, risplendono adesso di nuova luce grazie a un sistema di illuminazione all’avanguardia, realizzato grazie a un contributo della nostra Fondazione.
Riportati alla luce nel 1837, gli affreschi sono stati oggetto di un importante restauro tra 1995 e 1997 e ora sono pronti ad accogliere i visitatori che potranno ammirarli sotto una luce nuova.
San Giorgio e Scrovegni: uniti dalla luce
Il nuovo impianto di illuminazione utilizza la stessa tecnologia adottata all’interno della Cappella degli Scrovegni. Un sistema estremamente avanzato che, attraverso l’installazione di proiettori a LED con altissima resa cromatica e con la possibilità di determinare la gradazione del bianco più adatta a valorizzare i colori degli affreschi, consente una percezione immersiva degli affreschi.
Un vero e proprio “restauro percettivo”.
L’idea di adottare lo stesso sistema illuminotecnico della cappella degli Scrovegni favorisce e rafforza gli aspetti di coerenza, qualità, eccellenza e unicità, indispensabili al sostegno della nomina di Padova e dei suoi cicli affrescati del Trecento a Urbs Picta, Sito Patrimonio Mondiale Unesco.
L’oratorio di San Giorgio è infatti uno degli otto luoghi straordinari del centro storico di Padova, che partecipano alla candidatura per entrare nella World Heritage List – Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.