Con una cerimonia conclusiva intitolata WALLABE4THECITY si è conclusa la prima edizione del WALLABE Street Art Festival che ha consegnato a Rovigo le opere di Millo, Run e Zentequerente.
Si è chiusa a Rovigo la prima edizione del WALLABE Street Art Festival.
Per dieci giorni, il primo street art festival della città ha coniugato arte, cultura, urbanistica, formazione ed educazione.
Protagonisti indiscussi del progetto sono stati i muri del quartiere Commenda di Rovigo, trasformati in opere d’arte grazie al contributo dei tre artisti invitati per il debutto del festival.
Lo street artist Millo ha realizzato un’opera dal titolo Mirror (Specchio) su due pareti del Liceo Celio-Roccati di Rovigo, Run ha lavorato sulla parete del Palazzetto dello Sport mettendo a punto We Travel The Space Wave, From Planet To Planet (Viaggiamo nello spazio, da un pianeta all’altro) mentre Il Potere dei Sogni, è l’opera con cui Zentequerente si è misurato nella parete esterna delle Scuole Bonifacio.
Tre opere che il Festival, realizzato con il contributo della nostra Fondazione e il patrocinio del Comune e della Provincia di Rovigo, su iniziativa della Fondazione Rovigo Cultura, lascia in eredità alla città.
Ma non solo. Perché la lista delle opere realizzate all’interno della kermesse conta anche i due murali realizzati dagli studenti del Liceo Artistico Celio-Roccati di Rovigo, il murale realizzato dal Gruppo Scout di Rovigo al campo CONI e il murale dei Consiglio dei Ragazzi in Piazza Cepol.
WALLABE è l’incontro tra realtà e idealità, arte che unisce città e cittadini. Il muro diventa incredibilmente metafora non più di divisione e separazione ma di unione e condivisione.
Federica Sansoni, Direttore Artistico del progetto
L’arte diventa sostenibilità ambientale
Per la realizzazione delle opere sono state utilizzate vernici abbinate a nanotecnologie d’avanguardia, capaci di “mangiare” lo smog.
Un particolare prodotto applicato sulle opere realizzate, infatti, catturerà e annullerà gli inquinanti atmosferici, per effetto della fotocatalisi.
Si stima che la capacità di pulizia dell’aria di questa tecnologia sarà pari a quella di 50 alberi di grande fusto, per una superficie totale di intervento pari a circa 1000 mq.
WALLABE4THECITY
La riconsegna dei muri alla città è stata l’occasione per proporre un ultimo evento. WALLABE4THECITY: un Trekking Urbano Sonoro che, in collaborazione con il Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo, ha collegato attraverso la musica e le emozioni il centro della città con i luoghi del Festival.
Ad accompagnare poi la cerimonia di chiusura della prima edizione del WALLABE Street Art Festival ci hanno pensato le percussioni industriali e le coreografie originali degli Psycodrummers, un omaggio al Maestro Ennio Morricone, recentemente scomparso, e una performance rock a cura di ProMusic School che ha raccolto 60 musicisti di tutte le età per suonare insieme Be What You Wanna Be di Darin, una canzone densa di significati per WALLABE.
WALLABE infatti è un nome fortemente evocativo, che nasce unendo due concetti: Wall (il muro, fulcro dell’arte muraria) e Wannabe (che significa aspirare, diventare, voler essere).
In una accezione urbana, voler diventare “qualcosa” può essere considerato come parte integrante del DNA della città.
Da luogo fisico a spazio che grazie all’arte e alla tecnologia può essere condiviso anche online, far nascere conversazioni, ospitare nuove idee.
Appuntamento quindi al 2021, sempre a Rovigo, con nuovi posti dove dare valore all’arte.