Servirà a sostenere interventi rivolti all’inserimento lavorativo di persone disoccupate, che – a causa della pandemia – si trovano in situazioni di disagio economico o sociale.
L’ISTAT ha annunciato una perdita di 2 milioni di posti di lavoro nel 2020 a causa della pandemia.
I più a rischio sono i lavoratori meno qualificati, le donne con figli e quanti operavano in settori che il Covid-19 ha messo a dura prova. La Fondazione, fin dalla crisi del 2008, si è attivata per dare un contributo progettuale e finanziario affinché le categorie più a rischio di disoccupazione potessero ritrovare un futuro, per loro e per le loro famiglie.
A partire dal 2009, la Fondazione ha messo a disposizione per progetti di inserimento lavorativo oltre 23 milioni di euro.
Per la fase di rilancio sono stati stanziati 5 milioni di euro.
Potenziare le competenze
Ora confermiamo il nostro impegno nel contrasto alla disoccupazione mettendo a disposizione un nuovo stanziamento di 1 milione di euro.
Servirà a sostenere interventi rivolti all’inserimento lavorativo di persone disoccupate con domicilio o residenza nelle province di Padova e Rovigo e che si trovano in situazioni di disagio economico o sociale.
I progetti dovranno individuare lo specifico pubblico di beneficiari in situazione di difficoltà e un chiaro percorso di inserimento lavorativo in collaborazione con aziende e cooperative del territorio.
Potranno, per esempio, essere attivati corsi di formazione e orientamento, tirocini formativi e di inserimento/reinserimento lavorativo o contratti di lavoro, finalizzati a promuovere l’acquisizione o il potenziamento di competenze utili ad accrescere le opportunità di assunzione.
L’iniziativa è stata sviluppata con il supporto tecnico di CB Lab (www.cblab.co), ONG no-profit specializzata in analisi di politiche pubbliche che ha contribuito a definire le linee guida per la presentazione dei progetti e ne monitorerà lo sviluppo.
Questo nuovo intervento conferma quanto urgente sia rafforzare le misure in questo ambito anche nel nostro territorio che, pur essendo meno colpito rispetto ad altre aree del Paese, sta dimostrando segni di sofferenza.
Come partecipare
Le candidature dovranno arrivare entro il 31 dicembre 2020 e potranno essere presentate solo da enti del territorio in possesso di un’esperienza almeno triennale nel settore.