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A settembre torna la grande arte a Rovigo

Il 19 luglio ha chiuso i battenti La Quercia di Dante, allestita a Palazzo Roncale. Un successo di pubblico che è già pronto a riaprire il 19 settembre, in parallelo all’apertura della grande mostra su Chagall a Palazzo Roverella. Fino al 17 gennaio 2021, saranno quindi due i grandi appuntamenti con l’arte a Rovigo. 

Le porte si erano aperte lo scorso 28 febbraio ma data l’emergenza sanitaria sono state subito chiuse. La mostra Visioni dell’Inferno, nell’ambito del progetto culturale La Quercia di Dante, è stata quindi visitabile appena per qualche giorno.

Ma, nonostante la chiusura al pubblico a pochi giorni dall’inaugurazione, l’interesse suscitato è stato comunque molto alto. Tanto che dopo quasi tre mesi di chiusura forzata, il 30 maggio, quando le porte di Palazzo Roncale si sono finalmente riaperte, sono stati moltissimi i visitatori giunti in mostra ad ammirare le opere scelte per celebrare il grande Dante Alighieri.

Un importante successo di pubblico che, in soli 9 weekend di apertura complessiva, ha visto quasi 1.200 visitatori scoprire La Quercia di Dante.

Si riparte a settembre

Il 19 luglio la mostra Visioni dell’Inferno, inserita all’interno del progetto La Quercia di Dante, ha chiuso. Ma la sua storia, che in questi mesi è diventata sempre più popolare ricevendo grande attenzione da parte dei media nazionali, è destinata a continuare.

Infatti il grande evento, che a quasi 700 anni dalla sua morte, celebra il padre della lingua italiana raccogliendo le opere di grandi maestri come Dorè, Rauschenberg e Brand ispirati dalla Cantica dell’Inferno del capolavoro assoluto di Dante riaprirà i battenti il 19 settembre. Lo stesso giorno dell’apertura al pubblico della grande mostra su Marc Chagall allestita a Palazzo Roverella.

Anche la mia Russia mi amerà

Galli, asini che volano, violini e paesaggi di fiaba, uno dei pittori più amati dal pubblico, Marc Chagall, arriva quindi a Palazzo Roverella con il suo linguaggio poetico originale e fantastico.

Dal 19 settembre 2020 al 17 gennaio 2021, una mostra importante, a cura di Claudia Zevi, che analizza l’influenza che la cultura popolare russa ha avuto sull’opera del pittore, attraverso una selezione di capolavori. Oltre cento opere tra dipinti incisioni e acqueforti pubblicate nei primi anni di lontananza dalla Russia.

Capolavori che provengono dagli eredi dell’artista e dai più grandi musei europei come la Galleria Tretyakov di Mosca, il Museo di Stato Russo di S. Pietroburgo, il Pompidou di Parigi, la Thyssen Bornemisza di Madrid e il Kunstmuseum di Zurigo e da importanti e storiche collezioni private.

E non finisce qui

Oltre a Marc Chagall, i visitatori di Palazzo Roverella avranno la possibilità di ammirare le opere della Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario vescovile di Rovigo, con i capolavori dei grandi maestri della pittura italiana e i preziosi reperti egizi e romani della sezione Archeologia.

Come per la mostra Visioni dell’Inferno, anche la Pinacoteca è stata aperta, rispettando le misure anti-covid, il 30 maggio registrando quasi 700 visitatori nelle nove settimane di apertura.