Dal Castello Festival alla rassegna itinerante GirovagArte, dal Portello River Festival agli spettacoli teatrali di Sugar Pulp, dal festival di fotografia Photo Open Up al festival Jazz, passando per la danza e la mostra-omaggio al fondatore della scuola orafa padovana. La nostra Fondazione e il Comune di Padova hanno siglato una convenzione per sostenere le iniziative culturali della città, che erano a rischio annullamento a causa dello stop imposto dal Covid-19. Una spinta per far ripartire la cultura e un sostegno concreto a uno dei settori più colpiti dalla crisi.
Uno dei settori in cui le conseguenze del virus si sono fatte maggiormente sentire è sicuramente quello della cultura, come ha confermato Andrea Colasio – Assessore alla Cultura del Comune di Padova – durante la conferenza stampa tenutasi venerdì 3 luglio a Palazzo Moroni.
In tutti questi anni, infatti, le tante associazioni padovane sono diventate protagoniste del tessuto culturale della città, aumentando di volta in volta l’offerta culturale, promossa in collaborazione con il Comune di Padova.
“Ma causa della pandemia – ha dichiarato l’Assessore Colasio – il deficit nelle casse comunali è aumentato a 27-30 milioni di euro e in questa situazione l’Amministrazione non sarebbe stata in grado di fornire adeguati contributi economici a tutte le realtà associative della città che operano nella cultura”.
C’era quindi il rischio concreto che la programmazione culturale 2020 venisse annullata, con la speranza di riuscire a riprogrammare tutte le attività il prossimo anno.
La cultura riparte
Per questo motivo la nostra Fondazione ha deciso di offrire un sostegno al settore culturale, con un contributo economico di 728.000 euro.
La cultura merita un’attenzione particolare non soltanto perché rappresenta un elemento che dà coesione, identità, speranza, ma anche perché è uno dei settori più colpiti. Con precariato e contratti a termine, è infatti uno degli ambiti che ha più sofferto.
Sia per motivi ideali rispetto alla cultura, sia per sostenere economicamente i lavoratori che sono tra i più colpiti, ci siamo sentiti in dovere di fare la nostra parte su questo fronte.
Il contributo della Fondazione ha permesso al Comune di Padova di mettere insieme un programma di spettacoli e di iniziative culturali, in collaborazione con le varie realtà del territorio.
Una programmazione culturale leggermente ridotta rispetto agli scorsi anni, ma comunque salva e “on stage” a breve. Partiranno infatti a giorni il Castello Festival, la rassegna itinerante di spettacoli GirovagArte, il Portello River Festival, Sugar Pulp, la rassegna Arti Inferiori, il Festival di fotografia Photo Open Up, il Festival Jazz, la Rassegna di Danza e un omaggio al professor Pinton, fondatore della scuola orafa padovana, riconosciuta ormai a livello internazionale.