Preparare bambini e ragazzi alle sfide che il nostro tempo – mutevole e complesso – mette loro davanti è un compito tutt’altro che agevole. Farlo nell’emergenza lo ha reso decisamente più complicato. Eppure sono tante le attività del progetto Attivamente che hanno continuato a arricchire l’offerta formativa delle scuole durante la pandemia.
L’emergenza dovuta al coronavirus e la conseguente chiusura delle scuole per un periodo di tempo così lungo è stata un’esperienza senza precedenti per i giovani studenti delle scuole di Padova e Rovigo.
Sono mancate le routine di ogni giorno come spostarsi in autonomia per recarsi a scuola e trovarsi con i compagni. Ma anche le lezioni, le interrogazioni, i professori, il suono della campanella…
Il rischio di compromettere l’apprendimento e lo sviluppo degli studenti è stato alto, ma le conseguenze sarebbero state più gravi senza la passione e la professionalità dei docenti e di chi lavora nella scuola, che hanno saputo inventare da zero una nuova istruzione. Al loro fianco, in questa sfida, c’erano le iniziative del progetto Attivamente ,che da 18 anni arricchisce l’offerta formativa delle scuole delle province di Padova e Rovigo.
Ecco le storie di come alcune iniziative si sono adattate all’emergenza, continuando a stimolare il pensiero critico, la curiosità e la progettualità degli studenti delle scuole delle province di Padova e Rovigo.
#iorestoacasa con il progetto Fare ricerca, mai così facile.
Associazione Alumni della Scuola Galileiana di Studi Superiori
Bambini e ragazzi che discutono sui temi da approfondire e si cimentano con la ricerca delle fonti in biblioteca o in aula di informatica. Che imparano a preparare schemi e presentazioni in power point da mostrare ai compagni di classe per raccontare loro il percorso di ricerca e discutere insieme cosa aggiustare in vista delle prossime ricerche.
È così che si è svolto il progetto Fare ricerca, mai così facile fino a febbraio
Un viaggio di scoperta, dove alunni e studenti si cimentano nella realizzazione di un piccolo lavoro di ricerca e un obiettivo ambizioso: formare cittadini aperti alla conoscenza e capaci di un approccio critico all’informazione.
L’emergenza sanitaria ha cambiato tutto, ma la didattica a distanza ha offerto l’occasione, a bambini e ragazzi, di sperimentare un altro aspetto della ricerca scientifica, che la tecnologia consente di adottare: il lavoro da remoto e la condivisione della conoscenza.
Abbiamo provato a trasferire online i piccoli progetti di ricerca che i bambini e i ragazzi svolgono di solito in presenza, appoggiandoci alle piattaforme usate dalle scuole o potenziando le spiegazioni sul come lavorare in gruppo su documenti condivisi online o come presentare una ricerca in un piccolo webinar.
Marta Pavan – Responsabile progetto Fare ricerca, mai così facile
Dalla scelta del tema ai criteri di valutazione delle fonti, dalla ricerca di informazioni alle enciclopedie online: 10 video pillole hanno illustrato alcuni temi fondamentali del fare ricerca. Gli incontri live, invece, hanno dato spazio al confronto sui singoli lavori di ricerca svolti dai ragazzi. E l’ultimo incontro live è stato dedicato proprio alla condivisione degli approfondimenti con tutti i compagni di classe!
#iorestoacasa con il progetto Io Conto
Associazione culturale L’Osteria Volante
Anche il progetto di Educazione alla Cittadinanza Io Conto ha cambiato pelle trasformando le attività in classe in laboratori di didattica a distanza. Il progetto dell’associazione culturale L’Osteria Volante prevede due laboratori didattici: uno sull’economia civile e la finanza responsabile, l’altro sulle mafie e il contrasto dell’illegalità.
La chiusura delle scuole ha lasciato molti laboratori sospesi a metà. Alcuni, infatti, erano già stati svolti in aula e il lockdown non ha permesso di completare i successivi.
Sentiti allora tutti gli insegnanti coinvolti, che hanno valutato le diverse esigenze delle classi, l’attività è stata modificata. Sono stati realizzati dei video a scopo educativo e si è lavorato sui feedback degli studenti. I collegamenti su Zoom hanno sostituito le attività in classe. La partecipazione attiva e la curiosità degli studenti ha fatto il resto.
#iorestoacasa con il progetto Parlami d’amore
Associazione Psicologo di Strada
Anche in tempi di coronavirus e di isolamento è opportuno lavorare sulle proprie emozioni, sui sentimenti, sul proprio “parlar d’amore”. Anche perché sapersi guardare dentro, saper comunicare in modo sano con chi si ama o si è amato vuol dire prevenire comportamenti disfunzionali come quelli che, purtroppo, in questo periodo abbiamo visto aumentare.
Ecco perché, nonostante l’emergenza sanitaria, l’associazione Psicologo di Strada si è attivata per proseguire on line le attività del progetto Parlami d’amore.
Il progetto, che prevede tre tappe per ogni gruppo di studenti, in alcune classi non si era ancora concluso. Per portarlo a termine è stato quindi necessario continuarlo sul web. E dopo una fase di studio, il debutto online è avvenuto con gli studenti di due classi di un istituto di Adria.
È stata senza dubbio una sfida continuare il progetto con ragazze e ragazzi attraverso la modalità online. Cristiano ed Alessandra, operatori di Psicologo di Strada, che avevano già incontrato due volte le classi, hanno predisposto un intervento multimediale che portasse a completamento quanto già fatto: video, slide, tabelle da compilare al momento, oltre naturalmente alla classica videoconferenza.
Nella nostra attività l’obiettivo è condividere e riflettere insieme ai ragazzi sulle relazioni amorose, su che cosa significa relazione affettiva violenta, proprio per prevenire la violenza nelle relazioni. Per questi motivi ero molto restia: sarebbe stato preferibile una modalità in presenza! Ma vi dico che già dal primo minuto online mi sono ricreduta.
Alessandra – Associazione Psicologo di strada
Nelle ore dedicate a quest’ultima tappa del progetto, le ragazze e ragazzi si sono dimostrati partecipativi, attenti, interattivi, rispettosi dei turni di comunicazione, pronti al dialogo. Hanno parlato di sé, espresso apertamente il loro pensiero e fatto capire che il tema – emozioni, amore – era e rimane per loro molto importante.
#iorestoacasa con il progetto Laboratori Scientifici
PolesineLab (La vite di Archimede)
La missione dei Laboratori scientifici è quella di far sperimentare in maniera diretta le scienze. Il progetto infatti mira a orientare gli studenti a un approccio diretto con la scienza attraverso la modalità dell’apprendimento per scoperta.
Il coronavirus ne ha cambiato la fisionomia, ma non è riuscito a fermare i Laboratori Scientifici. Gli incontri, infatti, si sono svolti online, proponendo lezioni “front to front”. Che insieme a video esplicativi, esperimenti in diretta realizzati dagli esperti de La vite di Archimede, e con l’aiuto di un software di simulazione scientifica, hanno continuato a fornire agli studenti spunti di riflessione e idee che hanno reso la comprensione della scienza più semplice e leggera.
D’altronde, nonostante la pandemia, l’idea di fondo di questi interventi è rimasta sempre la stessa:
La mente è come un paracadute… funziona solo se si apre!
#iorestoacasa con il progetto SunLab For Kids
Associazione Piccoli Punti Onlus
Insegnare ai bambini che il sole fa bene, ma che va preso rispettando alcune semplici regole è il principale obiettivo del progetto SunLab For Kids.
La chiusura delle scuole ha interrotto l’attività sul campo, ma non la voglia di insegnare e aiutare i bambini a capire come prendere il sole dal verso giusto. In attesa di poter riprendere gli interventi nelle classi, l’associazione Piccoli Punti ha deciso così di concentrare la sua attenzione sulla preparazione dei materiali per la ripartenza e sulla diffusione dei propri messaggi sui canali social.
Un modo per permettere ai bimbi di prendere confidenza con Dott. Cream e SpottDog, le mascotte del progetto, e per consentire anche ai genitori di conoscere meglio l’iniziativa.