La Fondazione sosterrà 25 progetti culturali con un 1.2 milioni di euro. Il nostro obiettivo? Innovare con l’arte e la cultura. Per promuovere lo sviluppo culturale, sociale e turistico delle province di Padova e Rovigo.
CulturalMente si riconferma uno dei nostri bandi più attesi:
134 richieste ricevute
84 per progetti annuali
50 per progetti pluriennali
25 progetti per far crescere la cultura
Le arti performative come veicolo di inclusione sociale. L’innovativa tecnologia del Virtual Reality Cinema (VRC) per valorizzare le meraviglie pittoriche di Padova. Un tour nel mistero della Rovigo del Cinquecento per potenziare l’attrattività turistica della città. Un dialogo tra la musica antica e le nuove tecnologie, che valorizza l’opera di artisti under 40. Il primo festival italiano dedicato al fotogiornalismo. Un’asta di opere d’arte di giovani artisti emergenti, dove le offerte non sono in denaro ma in ore di tempo da dedicare a un’organizzazione non profit.
Sono solo alcuni dei progetti che realizzeranno le 25 associazioni culturali – 20 padovane e 5 rodigine – selezionate dall’edizione 2017 del bando CulturalMente.
La nuova edizione ha introdotto alcune novità. Tra queste, i partecipanti hanno potuto presentare progetti pluriennali (fino a una durata massima di 3 anni) oltre ai classici progetti annuali.
Dei 25 progetti selezionati:
- 10 sono pluriennali, di cui 9 da Padova e provincia e 1 da Rovigo e provincia, per un ammontare di 780.000 euro complessivi;
- 15 sono annuali, di cui 11 da Padova e provincia e 4 da Rovigo e provincia, per un ammontare di 420.000 euro complessivi.
Gli obiettivi di CulturalMente
Erano tre i temi su cui le associazioni sono state chiamate a elaborare le loro proposte progettuali:
- il potenziamento dell’offerta culturale del territorio di Padova e Rovigo, con l’obiettivo di ampliare il pubblico delle attività artistico-culturali, anche attraverso le nuove tecnologie;
- la valorizzazione delle diversità, per favorire una coesione sociale che includa tutte le persone;
- la gestione di spazi urbani e suburbani degradati oppure di spazi pubblici come musei, teatri, aree protette, parchi, con particolare attenzione agli spazi di cui la Fondazione ha sostenuto il recupero.