Costruire un modello stabile di collaborazione tra enti e organizzazioni del territorio, per fare fronte in maniera sempre più efficace al fenomeno della disoccupazione. Con l’impegno a sostenere, nelle province di Padova e Rovigo, 1.500 progetti di reinserimento lavorativo che puntino a rendere attivi i beneficiari, in un’ottica di responsabilizzazione delle persone. Riparte da qui il Fondo Straordinario di Solidarietà per il Lavoro, avviato nel 2009 dalla nostra Fondazione.
1 milione di euro è lo stanziamento iniziale della Fondazione per le province di Padova e Rovigo.
Nel padovano, dove nel 2015 sono state avviate al lavoro grazie al Fondo oltre 1.100 persone, partecipano all’iniziativa la Diocesi di Padova e il Comune di Padova, che hanno stanziato rispettivamente 150.000 euro, la Camera di Commercio di Padova con 100.000 euro e la Provincia di Padova che mette a disposizione i propri servizi, in particolare quelli dei Centri per l’Impiego.
In Polesine, dove nel 2015 sono state avviate al lavoro grazie al Fondo oltre 500 persone, partecipano al progetto la Diocesi di Adria-Rovigo, che ha stanziato 10.000 euro e si è impegnata ad attivare una raccolta di fondi, la Diocesi di Chioggia, che attiverà una raccolta di fondi riservandosi di stanziare in seguito proprie risorse economiche, il Consvipo, che ha messo a disposizione i propri uffici per il coordinamento e l’assistenza ai Comuni soci oltre ad un contributo di 22.000 euro, la Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta Lagunare, che ha sostenuto l’iniziativa con 10.000 euro, la Provincia di Rovigo, che mette a disposizione i propri servizi, in particolare quelli dei Centri per l’Impiego.
Un vero e proprio lavoro di squadra che vede gli enti partner condividere non solo risorse economiche, ma anche competenze, servizi ed esperienze.
L’edizione 2016 mirerà in particolare a favorire processi di accompagnamento sociale e reinserimento nel mondo del lavoro, così da valorizzare, anche attraverso percorsi di riqualificazione, le competenze e le capacità di chi è disoccupato, e favorirne l’inclusione socio-lavorativa.
Specifica attenzione verrà riservata ai giovani, attraverso un forte sostegno a progetti proposti da enti di formazione che prevedano attività formative e di assistenza a nuove attività di lavoro autonomo, senza nel contempo dimenticare la condizione dei cosiddetti “Neet”.
Altro filone di intervento privilegiato sarà quello del sostegno a progetti di inserimento lavorativo fondati sui valori della solidarietà e del bene comune, come ad esempio quelli volti a fornire servizi di assistenza ad anziani, disabili, bambini e famiglie in situazione di disagio. Progetti che dovranno essere il frutto della collaborazione di più enti e prevedere la possibilità di mobilitare risorse locali.
Gli strumenti utilizzati saranno:
- borse lavoro finalizzate alla partecipazione a tirocini formativi e di reinserimento lavorativo tesi a promuovere l’acquisizione o il potenziamento di competenze utili ad accrescere le opportunità di assunzione;
- doti di lavoro per coloro che hanno raggiunto accordi con i datori di lavoro per l’assunzione, con particolare riguardo a contratti di lavoro a tempo indeterminato;
- corsi di formazione e stage formativi in aziende interessate all’assunzione di disoccupati, anche con specifici profili professionali, e corsi funzionali all’avvio di attività di lavoro autonomo;
- progetti di pubblica utilità che prevedono ad esempio lo svolgimento di servizi bibliotecari e museali, di assistenza agli anziani, di supporto scolastico, attività di giardinaggio di aree pubbliche, di vigilanza parcheggi, ecc;
- progetti in convenzione con altri enti, con particolare attenzione a quelli finalizzati a favorire l’autonomia dei beneficiari, a rafforzare i legami investendo su processi di mutuo-aiuto, a stabilire nuove alleanze con il mondo del volontariato, a stimolare processi di aggregazione sociale e di sviluppo di reti;
- voucher per il lavoro accessorio.
Per maggiori informazioni: https://live.fondazionecariparo.com/