Giunto del tutto inatteso, Vittorio Sgarbi è apparso alle porte di Palazzo Roverella “per dare un’ occhiata” alla mostra “Il Demone della Modernità” “prima che la mostra finisca” (domenica 14 giugno).
L’occhiata si è trasformata in una visita dettagliatissima, sottolineata da commenti, sottolineature, digressioni e raffronti, seguita con curiosità ed interesse dai normali visitatori che presto gli si sono accodati.
Il celebre critico non ha mancato di esplicitare il suo giudizio, assolutamente positivo, anzi “entusiasta” sulla mostra che lo ha così coinvolto da avvertire l’urgenza di esplicitare il suo consenso e il suo entusiasmo al curatore, il professor Giandomenico Romanelli, da lui subito contattato telefonicamente.
“Opere di straordinaria bellezza. Artisti di grande fascino, un filo conduttore assolutamente coinvolgente.”
Per Sgarbi questa è una mostra “di carattere internazionale, ben concepita, che non sfigurerebbe in sedi prestigiose di Londra o Parigi. Con questa esposizione, Rovigo ha dimostrato di aver raggiunto una dimensione tutt’altro che locale, tutt’altro che provinciale.
Questa è una mostra estremamente originale, certo non facile, così come non risulta facile affrontare il tema delle avanguardie.
Qui è evidente una apertura verso una dimensione freudiana e psicoanalitica, ricca di suggestioni, a introdurre un percorso verso l’interiorità, specchio della crisi dell’uomo moderno.”
“Il demone della modernità” chiuderà i battenti questa domenica. Ultime ore, quindi!
Leggi il Comunicato Stampa: L’entusiasmo di Sgarbi per la mostra di Rovigo
Leggi l’articolo nel sito di Palazzo Roverella